3 commenti su “Ecco il nuovo numero di Crescere Insieme!

  1. A proposito dell’articolo sul sacramento della riconciliazione: forse come dice Don Giuseppe manca la motivazione forte. Nel senso che se davvero ci si tiene il modo lo si trova. Il fermarsi alla prima difficoltà (non vedo il don in chiesa…) è a volte un pretesto per mettersi a posto la coscienza (per la serie ” io ho provato ma.. Signore, non ho potuto”). Non è sempre colpa degli altri se le cose non vanno come vorremmo, è semplicemente la vita che va così.
    Ciò che importa a mio parere è essere sempre protagonisti di quel che ci accade (nelle opere, come nel saper riconoscere le ns omissioni) e non perennemente sentirci vittime sacrificali.
    Se conoscessimo davvero le conseguenze (materiali e spirituali)di ogni nostra piccola/grande colpa, capiremmo l’enorme importanza del sacramento della penitenza. Riconciliarsi col Padre significa riconoscersi piccoli bisognosi di quel tutto che è solo amore.
    Del resto cos’è l’uomo- bisogno di amare e di essere amato.
    Rialzare lo sguardo e sentirsi finalmente leggeri, purificati per riscoprire il sorriso di Dio su ciascuno di noi..
    Credo, davvero non serva altro per essere felici.

  2. Adorazione Eucaristica: deserto in città.

    L’appuntamento del giovedi sera con l’adorazione personale davanti al Santissimo Sacramento rappresenta senza dubbio un’opportunità come scrive Don G. per “riposare in Dio” concetto espresso recentemente da sua Em. Card. Tettamanzi arcivescovo di Milano. Il riposare rende ottimamente il senso di questo tempo passato nel silenzio fuori e dentro di noi, poichè è nel silenzio che si può ascoltare la voce di Dio. Io guardo LUI e LUI gurada me. Io non parlo, LUI ascolta il mio silenzio. Mi insegna che l’AMORE non si capisce ,l’amore si contempla e ci si lascia da esso ammaestrare. Mi insegna che la pazienza, la preghiera e il silenzio rafforzano l’anima. E per quanto sia tribolata, provata, scossa non lo sarà mai abbastanza finchè potrà sperimentare la gioia della presenza viva di Gesù nel tabernacolo.
    Sono meravigliosamente presente a me stesso. Percepisco la presenza viva di altre persone assorte nella preghiera. Il raccoglimento è totale. Mi sento accolto, amato, atteso. E riecheggiano in me le parole di Sant’Agostino:”NON MI CERCHERESTI SE NON MI AVESSI GIA’ TROVATO.”
    Non perdiamo l’occasione di farci trovare dal Signore, confidiamoci con LUI e attraverso il sacramento della penitenza sperimentiamo la gioia di fare pace con Dio… e con noi stessi.

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