4 giorni catechiste: preghi con me?

“Preghi con me?” – Celebrare e pregare dentro la vita. E’ il titolo guida della quattro giorni catechiste (meglio quattro serate) a settembre, Magenta CineTeatroNuovo dalle ore 20.45 mercoledì 16, venerdì 18, mercoledì 23 e venerdì 25. ISCRIZIONI ONLINE sul sito della Diocesi: http://www.incrocinews.it/chiesa-diocesi/la-quattro-giorni-comunit%C3%A0-educanti-1.112719

Ottobre: sinodo ordinario e tanto altro

“Sono convinto che nelle vostre associazioni, movimenti e nuove comunità si vedono tante belle luci familiari
e vorrei che come fiaccola illuminassero Piazza San Pietro la sera della veglia con Papa Francesco, il prossimo 3 ottobre.”
Così giovedì 25 giugno mons. Nunzio Galantino, Segretario Generale della CEI, si è rivolto ad oltre cento rappresentanti di associazioni e movimenti ecclesiali italiani invitandoli al grande appuntamento di preghiera che la CEI promuove per sabato 3 ottobre 2015, alla vigilia dell’apertura della XIV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi (4-25 ottobre), che avrà per tema “La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo”.

L’iniziativa vuole essere una risposta di popolo ai molteplici appelli del Santo Padre alla preghiera per la famiglia e per il lavoro dei Padri sinodali.
“Abbiamo una grande necessità di far vedere la bellezza della famiglia che è in Italia, in unità” – ha affermato mons. Galantino: “la nostra vera forza è rimanere ancorati alla realtà con la consapevolezza che la realtà è superiore all’idea: e la realtà è la famiglia”.
Nella nostra Parrocchia riprenderemo la Peregrinatio dell’Icona del Cantico dei Cantici, iniziando con giovedì 1 ottobre durante la S. Messa di apertura delle Sante Quarantore. Per questo vi invitiamo a dare la propria disponibilità, venendo in Sacrestia nelle prossime settimane, così da stilare un calendario che coprirà tutto il mese fino alla festa di Tutti i Santi.
Il mese di ottobre sarà intensissimo: le Quarantore (1-4 ottobre), il Pellegrinaggio alla Sagrada Familia di Barcellona (16/18 ottobre) e altre iniziative. E inizierà una catechesi per gli adulti nella nostra Parrocchia sfruttando la nostra Radio Parrocchiale.

Il nuovo decano di Magenta

Mercoledì 1 luglio è scaduto il mandato quinquennale dei 73 Decani della Diocesi, entrati in carica nel 2010.
La procedura per il rinnovo, avviata con Decreto arcivescovile del 15 marzo scorso, si è concretizzata nelle
elezioni svoltesi nei Collegi decanali il 21 aprile.

Dalle terne di nominativi risultanti dalle operazioni di voto, l’Arcivescovo, cardinale Angelo Scola, ha proceduto al rinnovo nominando i nuovi Decani per il quinquennio 2 luglio 2015 – 1 luglio 2020 nelle persone di Parroci o Responsabili di Comunità pastorali.
L’Arcivescovo assicura loro, oltre alla sua vicinanza personale, la collaborazione dei confratelli presbiteri e dei diaconi e «l’aiuto di tutte le comunità di fedeli che costituiscono il Decanato e che sono chiamate a crescere insieme nella comunione»; rinnovando «il ringraziamento dell’intera Diocesi ai nuovi Decani», il cardinale Scola implora «su tutte le comunità cristiane appartenenti ai diversi Decanati la benedizione del Signore». Il nostro nuovo Decano è il Can. Emanuele Salvioni, Parroco di Robecco sul Naviglio.

Il viaggio di Papa Francesco in America Latina

Riportiamo una parte dell’omelia del Papa tenutasi a Parque de los Samanes, Guayaquil (Ecuador) lunedì 6 luglio scorso.
Il brano del Vangelo che abbiamo ora ascoltato (Gv 2,1-11) rappresenta il primo segno prodigioso che si realizza nella narrazione del Vangelo di Giovanni. La preoccupazione di Maria, divenuta supplica a Gesù: “Non hanno più vino” – Gli dice –, e il riferimento a “l’ora” si comprenderanno dopo, nei racconti della Passione. Ed è bene che sia così, perché questo ci permette di scorgere l’ansia di Gesù di insegnare, accompagnare, guarire e rallegrare a partire da quell’appello di sua madre: “Non hanno più vino”. Le nozze di Cana si rinnovano in ogni generazione, in ogni famiglia, in ognuno di noi e nei nostri
sforzi perché il nostro cuore riesca a trovare stabilità in amori duraturi, in amori fecondi, in amori gioiosi. Facciamo spazio a Maria, “la madre”, come afferma l’Evangelista. E facciamo ora insieme a lei l’itinerario di Cana.
Maria è attenta, è attenta in quelle nozze già iniziate, è sollecita verso le necessità degli sposi. Non si isola in sé stessa, centrata nel proprio mondo, al contrario, l’amore la fa “essere verso” gli altri. Nemmeno cerca le amiche per commentando quello che sta succedendo e criticare la cattiva preparazione delle nozze. E perché sta attenta, con la sua discrezione, si rende conto che manca il vino. Il vino è segno di gioia, di amore, di abbondanza. Quanti adolescenti e giovani percepiscono che nelle loro case ormai da tempo non c’è più di quel vino! Quante donne sole e rattristate si domandano quando l’amore se n’è andato, quando l’amore è colato via dalla loro vita! Quanti anziani si sentono lasciati fuori dalle feste delle loro famiglie, abbandonati in un angolo e ormai senza il nutrimento dell’amore quotidiano dei loro figli, dei loro nipoti, pronipoti! La mancanza di quel vino può essere anche la conseguenza della mancanza di lavoro, delle malattie, delle situazioni problematiche che le nostre famiglie in tutto il mondo attraversano. (…) Maria però, in quel momento in cui si accorge che manca il vino, si rivolge
con fiducia a Gesù. Questo significa che Maria prega. (…) La risposta che riceve sembra scoraggiante: «Che ho da fare con te, o donna? Non è ancora giunta la mia ora».(v. 4). Ma intanto lei ha posto il problema nelle mani di Dio. La sua premura per le necessità degli altri anticipa “l’ora” di Dio. E Maria è parte di quell’ora, dal presepe fino alla croce. Lei, che seppe «trasformare una grotta per animali nella casa di Gesù, con alcune povere fasce e una montagna di tenerezza» (Esort. ap. Evangelii gaudium, 286), e ci ricevette come figli quando una spada le trafiggeva il cuore. Ella ci insegna a porre le nostre
famiglie nelle mani di Dio; ci insegna a pregare, alimentando la speranza che ci indica che le nostre preoccupazioni sono anche preoccupazioni di Dio. E pregare ci fa sempre uscire dal recinto delle nostre preoccupazioni, ci fa andare oltre quello che ci fa soffrire, quello che ci agita o che ci manca, e ci aiuta a metterci nei panni degli altri. La famiglia è una scuola dove il pregare ci ricorda anche che c’è un “noi”, che esiste un prossimo vicino, evidente, che vive sotto lo stesso tetto, che condivide con noi la vita e ha delle necessità.

LAUDATO SII – N. 84
Insistere nel dire che l’essere umano è immagine di Dio non dovrebbe farci dimenticare che ogni creatura ha una sua funzione e nessuna è superflua. Tutto l’universo è un linguaggio dell’amore di Dio, del suo affetto smisurato per noi. Suolo, acqua,
montagne, tutto è carezza di Dio. La storia della propria amicizia con Dio si sviluppa sempre in uno spazio geografico che diventa un segno molto personale, e ognuno di noi conserva nella memoria luoghi il cui ricordo gli fa tanto bene. Chi è cresciuto tra i monti, o chi da bambino sedeva accanto al ruscello per bere, o chi giocava in una piazza del suo quartiere, quando ritorna in quei luoghi si sente chiamato a recuperare la propria identità.

Ottobre: sinodo ordinario e tanto altro

“Sono convinto che nelle vostre associazioni, movimenti e nuove comunità si vedono tante belle luci familiari e vorrei che come fiaccola illuminassero Piazza San Pietro la sera della veglia con Papa Francesco, il prossimo 3 ottobre.”
Così giovedì 25 giugno mons. Nunzio Galantino, Segretario Generale della CEI, si è rivolto ad oltre cento rappresentanti di associazioni e movimenti ecclesiali italiani invitandoli al grande appuntamento di preghiera che la CEI promuove per sabato 3 ottobre 2015, alla vigilia dell’apertura della XIV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi (4-25 ottobre), che avrà per tema “La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo”.

L’iniziativa vuole essere una risposta di popolo ai molteplici appelli del Santo Padre alla preghiera per la famiglia e per il lavoro dei Padri sinodali.
“Abbiamo una grande necessità di far vedere la bellezza della famiglia che è in Italia, in unità” – ha affermato mons. Galantino: “la nostra vera forza è rimanere ancorati alla realtà con la consapevolezza che la realtà è superiore all’idea: e la realtà è la famiglia”.
Nella nostra Parrocchia riprenderemo la Peregrinatio dell’Icona del Cantico dei Cantici, iniziando con giovedì 1 ottobre durante la S. Messa di apertura delle Sante Quarantore. Per questo vi invitiamo a dare la propria disponibilità, venendo in Sacrestia nelle prossime settimane, così da stilare un calendario che coprirà tutto il mese fino alla festa di Tutti i Santi.
Il mese di ottobre sarà intensissimo: le Quarantore (1-4 ottobre), il Pellegrinaggio alla Sagrada Familia di Barcellona (16/18 ottobre) e altre iniziative. E inizierà una catechesi per gli adulti nella nostra Parrocchia sfruttando la nostra Radio Parrocchiale.