Messaggio per l’estate 2014

Dove trascorrerai la vacanza? Tanti pongono una simile domanda. Più difficile è invece sentire: che strada farai per andare in vacanza?
Spesso infatti il tragitto fra la casa e la meta è considerato un tempo morto, una parentesi tecnica da neppur citare. Quest’anno suggeriamo, invece, di non trascurare il nastro che cuce i luoghi: la strada. Due sono i motivi di questo input. Il primo è mutuato dalla lettera pastorale del card. Angelo Scola – «Il campo è il mondo» – il cui sottotitolo continua: «vie da percorrere incontro all’umano». Il secondo muove da un anniversario: il 50° della inaugurazione della A1, nota come «Autostrada del sole», che ha un capo in Lombardia. Nel suo testo l’arcivescovo ambrosiano, pur dilungandosi sul «campo», sostiene pure che esso non è identificabile solo con la meta, ma è innervato da strade che concorrono a dare identità all’orizzonte stesso.
Un incrocio – su questa linea – è la vacanza, che appella alla libertà. La strada, più di altre immagini, la richiama. Scola così scrive: «L’esperienza umana ha riconosciuto il tempo del riposo come tempo dei desideri, possibilità di dedicarsi a tutto quello che è piacevole, che gratifica il corpo e la mente, che esprime gli affetti, che coltiva gli interessi, che allarga gli orizzonti». Purtroppo, però, non sempre si guarda in questo modo alla vita. E anche il relax può risultare pesante se «dimentichi del bene che è all’origine, ci inoltriamo sui sentieri della condanna, del lamento e del risentimento». L’invito è allora quello di approcciarsi ad essa – per citare il libro dei Giudici (5,10) – con gioia: «Voi che camminate per le vie, cantate!».
La riflessione sulle reti di collegamento è motivata pure, dicevamo, dal 50° anniversario della inaugurazione della A1. Una buona metafora per questo tempo estivo. Ne diamo un cenno, lasciando a ciascuno di continuare. Opzionare una via significa mettere in gioco la libertà scegliendo itinerari.
La strada evoca poi la compagnia di persone – scelte o casualmente incontrate – che strappano dalla solitudine. A tal riguardo, avverte Scola, «Il riposo nel nostro tempo è insidiato dalla tentazione
dell’individualismo». Chi non è solo ha maggiore possibilità di cedere alla confidenza, al racconto. Il viaggio infatti abbassa le censure e facilita l’incontro. Pure col divino. Non è un caso che la famosa arteria nazionale
– proprio a metà percorso, nei pressi di Firenze – abbia un edificio sacro di riferimento: quello dedicato a S.G. Battista, la cosiddetta chiesa dell’Autostrada. Una presenza fisica, segno però di una vicinanza altra. Mentre l’asfalto scorre sotto i piedi, spesso poi la musica si fa compagna. Ed ecco che si ripresenta allora il ritornello
di quest’anno: «Voi che camminate per le vie, cantate!». Sono più di 100 le occorrenze bibliche che evocano il canto. La libertà della strada richiama inoltre il coraggio di percorrere nuovi sentieri. Dell’intraprendente
alpinista si dice, infatti: «Ha aperto una via». Infine – seppur in un contesto vacanziero, o proprio per questo – non possiamo dimenticare chi la strada la frequenta come casa, i poveri, o non la può percorrere, i malati. Pure a loro auguriamo in questi mesi di poter cantare, poiché qualcuno ha attraversato la via per andare ad incontrarli. Anche nel tempo estivo, infatti, per citare ancora Scola, «l’impegno del cristiano non è un’estenuante ricerca di nessi tra il Vangelo e la vita, come fossero due realtà disgiunte e da mettere artificiosamente insieme. È assai più semplice. Consiste nel documentare in prima persona che Gesù è via, verità, vita (Gv 14,6)». «Voi che camminate per le vie, cantate!».

La catena de latte: una super risposta

Chi l’avrebbe mai detto? Una proposta come “La catena del latte”, presentata con semplicità a tutta la Parrocchia lo scorso maggio, ha riscosso subito un successo super: più di cento famiglie si sono proposte per la consegna di 2 litri di latte al mese. L’adesione è stata così soddisfacente che proponiamo non più 2 ma 1 litro di latte al mese, sempre nelle confezioni a lunga scadenza, intero o parzialmente scremato che sia. La Caritas col suo centro di ascolto sarà in grado di garantire alle famiglie bisognose della Parrocchia una borsa di alimentari davvero completa. Un grazie a tutti con particolare riconoscenza e gratitudine!

A settembre quattro giorni catechisti

Introdurre i ragazzi e le ragazze alla vita cristiana, trasmettere la fede alle nuove generazioni è compito affidato alla comunità cristiana insieme ai genitori. Oggi tale compito rimette in gioco la stessa qualità umana della vita, le forme pratiche della trasmissione del senso del vivere, il gusto e le ragioni che permettono di avventurarsi nel mistero stesso dell’esistenza.
La comunità cristiana sente forte il desiderio di raccontare alle nuove generazioni ciò che il Signore ha compiuto e continua a compiere. L’annuncio e l’itinerario che ne deriva ha in sé la forza di narrare l’umano, di generare alla vita buona secondo l’originario disegno di Dio dispiegato dentro la storia come disegno di Salvezza. Il racconto testimoniale e lieto delle grandi cose che il Signore ha compiuto per tutti noi.
Il percorso di formazione che si avvia con la Quattro giorni Catechisti mette a tema le dinamiche del vissuto quotidiano delle nostre comunità cristiane e in particolare delle “comunità educanti”, persone dunque, uomini e donne con volti visibili e personalizzati chiamati ad accogliere e accompagnare genitori e figli nella progressiva introduzione alla vita cristiana nella comunità.
La comunità educante per sua origine e significato racconta e testimonia ciò che vive, è Memoria Iesu. Nel percorso di formazione si andranno quindi a delineare le modalità con le quali ci si accosterà alla narrazione biblica quale linguaggio fedele, reale e affettuoso in quanto Parola di Dio perennemente attuale, ponendosi in sintonia con quello Spirito che lo ha ispirato. Espressione di dialogo comprensibile per adulti e ragazzi in cammino, per favorire l’incontro con Colui che è la pienezza della Rivelazione.

I lavori alla scuola materna

I lavori presso la Scuola Materna sono partiti. Completeranno la struttura scolastica garantendo spazi adeguati, in sicurezza e rispettosi delle recenti normative in materia. Saremo in grado di ospitare una quarta sezione di bambini dai 3 ai 6 anni e avvicinarci così alla capienza di 100 unità che nel futuro potrebbero arrivare fino a 105.
L’importo dei prossimi lavori, come sappiamo, supererà i 60.000 euro che recupereremo attraverso
i contributi di quanti nella nostra comunità risultano sensibili ai temi dell’educazione e della famiglia.
Le foto che troviamo qui sotto certamente non rendono l’idea dell’intervento in atto, ma a settembre
inventeremo una domenica speciale a favore della Scuola (domenica 21 settembre), aprendo le porte a quanti vorranno visitarla, toccando con mano i lavori che si stanno realizzando.

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