La Scuola Materna effervescente

Mentre la nostra Scuola materna ha chiuso le iscrizioni e ha comunicato alle famiglie interessate la propria disponibilità per l’anno scolastico del prossimo settembre, si vanno definendo in queste settimane alcuni passaggi significativi: i bambini più grandi hanno messo piede nella Scuola Primaria e hanno cominciato a scoprire il mondo che li attende con l’anno scolastico nuovo; nel frattempo qualche “piccolo” già si pensa grande e per questo ha deciso di non fare più il sonnellino pomeridiano … e i mezzani si stanno accorgendo che presto prenderanno il posto di quelli grandi, perché i canti, le feste, i discorsi si fanno sempre più chiari e definiti. I nuovi piccoli saranno accolti prossimamente attraverso alcuni momenti facilitatori (sono in programma per maggio e giugno).
E’ bello potervi comunicare che la nostra sala della Comunità ha accolto a fine marzo un buon numero di bambini dell’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia provenienti da diversi comuni (Vanzaghello, Bienate, Turbigo, Arluno e Mesero), in un incontro appositamente preparato dal coordinamento scolastico delle Scuole Materne, che in Mesero ha trovato un terreno fertile per le attività formative degli insegnanti.
La FISM (Federazione Italiana Scuole Materne) ha proposto loro un gioco in un contesto gioioso, fatto di canti, musica e balli! Che bella questa eta!

Dopo Pasqua, l’anno scolastico correrà verso l’ultimo tratto del suo cammino: la festa della mamma, la festa della Scuola e la festa di saluto dei remigini saranno gli appuntamenti più significativi.
La Scuola affinerà la sua organizzazione facendo le prove per testare un programma che ci pone all’avanguardia: le famiglie, il prossimo anno scolastico, saranno dotate di una Card a scalare per i buoni pasto, una Card simile a una carta di credito ricaricabile che i Genitori riceveranno il prossimo mese di maggio. Nel corso degli ultimi due mesi, la Segreteria i Genitori e gli Insegnanti prenderanno confidenza con questo strumento, simulando il carico e scarico dei buoni pasto, così da ovviare e risolvere eventuali problemi e giungere a settembre con la macchina organizzativa ben collaudata.
A questo punto, alla fine di questo piccolo articolo, sentiamo la necessità di ringraziare le nostre Suore, che si rendono utili in tanti modi!
A tutti gli auguri di buona Pasqua, dai bambini, le insegnanti, il personale e i volontari.

La catena del latte

In questo articolo ritorna la Caritas parrocchiale. Ci si è resi conto che con i mesi estivi (da giugno, con molta probabilità) si presenterà la necessità di avere a disposizione un certo quantitativo di litri di latte UHT per venire incontro alle famiglie assistite. Pensiamo di lanciare la proposta della CATENA DEL LATTE, e cioè di costituire un pool di famiglie, un gruppetto di famiglie disponibili a fornirci un litro di latte al mese (la prima domenica del mese). I dettagli dell’iniziativa saranno precisati prossimamente in un apposito volantino informativo.

Caritas: indumenti usati

Ci è giunto in questi giorni un appello da parte di Caritas Ambrosiana circa la raccolta di indumenti.
Ecco la lettera:

“Le Cooperative Sociali promosse dalla Caritas diocesana gestiscono sul territorio della Chiesa milanese il progetto di recupero indumenti usati finalizzato al raggiungimento di tre obiettivi importanti:
1. una seria e concreta opportunità per creare nuovi posti di lavoro per le cooperative sociali e non profit che coinvolgono persone dell’area del disagio sociale;
2. un’occasione di educazione contro il consumismo usa e getta, con particolare attenzione al riciclaggio come forma di trasformazione dello spreco in risorsa;
3. uno strumento capace di generare risorse economiche finalizzate alla realizzazione di servizi socio-assistenziali, sanitari ed educativi rivolti a persone in situazione di disagio.
Nell’intera Diocesi il progetto coinvolge 7 Cooperative Sociali (riunite sotto il marchio della Rete R.I.U.S.E. – Raccolta Indumenti Solidale ed Etica) dando lavoro a circa 60 persone e consentendo il recupero di circa 8.000 tonnellate di indumenti usati ogni anno. La Cooperativa incaricata del servizio per la nostra zona pastorale di Rho è la SPAZIO APERTO.
Dal 1998 ad oggi, grazie al lavoro di queste persone, è stato possibile destinare circa 2 MILIONI DI EURO a progetti di solidarietà promossi dalla Caritas Ambrosiana in Diocesi di Milano. Lo scorso anno sono stati erogati ben 290.000,00 euro! I cittadini non pagano nulla per questo servizio e con un semplice gesto innescano un circolo virtuoso fatto di lavoro regolare, relazioni umane e servizi di accoglienza.
L’attività di raccolta indumenti ha però registrato nel corso degli ultimi anni notevoli difficoltà.
Si moltiplicano nuovi soggetti che posizionano cassonetti per la raccolta indumenti su suolo pubblico e privato; molti di essi riportano marchi e loghi di associazioni ed ONLUS a cui sarebbero destinati parte dei proventi derivanti dalla vendita degli indumenti raccolti. Nessuno di loro è caratterizzato dalla completa gestione NO-PROFIT che invece caratterizza il servizio proposto dalla Caritas Ambrosiana attraverso le sue cooperative sociali. Questi soggetti posizionando i cassonetti sul territorio – riducono i quantitativi dalle nostre cooperative ed in alcuni casi arrivano ad offrire denaro ai Comuni per avere l’esclusiva della raccolta su alcuni territori.
Siamo pertanto in difficoltà e chiediamo aiuto a tutti i Parroci che ancora non hanno un cassonetto su suolo parrocchiale, affinché concedano il permesso di installarne almeno uno al fine di garantire alla Cooperativa territorialmente competente di rendere sostenibile economicamente il servizio, garantendo così il posto di lavoro a chi attualmente svolge la mansione di svuotamento dei cassonetti. Benché molti cassonetti siano di colore giallo, è necessario precisare che i cassonetti per la raccolta indumenti NON SONO TUTTI UGUALI,
solo i cassonetti Caritas riescono infatti a “DONARE VALORE” sociale, occupazionale, ambientale e solidaristico ai capi che vengono donati.
Alcuni Parroci nutrono timori in merito alle possibili ripercussioni sul decoro e la pulizia delle aree in cui si installano i cassonetti, purtroppo gli atti vandalici sono un dato oggettivo, ma possiamo comunque garantire alcune strategie che riducono al minimo tale problema (posizione adeguata, due o tre svuotamenti settimanali, immediata disponibilità a risolvere situazioni critiche, disponibilità a ritirare il cassonetto se la problematica risultasse particolarmente grave …). Tutti i cassonetti installati sono del tipo SICURCASS-01 certificati in materia di sicurezza. Infine, nel 2014 la Caritas diocesana realizzerà il “Premio del valore donato”: le tre Parrocchie di ciascuna Zona pastorale che faranno registrare il maggior peso pro-capite di indumenti conferiti nel cassonetto, riceveranno un contributo rispettivamente di € 500,00, 300,00 € e 200,00 € da destinarsi al Centro di Ascolto della Caritas parrocchiale”.
Dopo questo scritto di Caritas ambrosiana, rassicurati dalla sicurezza del cassonetto e dal tempestivo servizio di svuotamento o di criticità, abbiamo pensato di adottare un cassonetto nei pressi dell’entrata del Centro di ascolto Caritas Mesero in via papa Giovanni XXIII, 5.

Caritas parrocchiale

Nel numero 120 dell’info.Mesero sono state ringraziate diverse persone che sono intervenute nella raccolta alimentare Aiutaci ad aiutare. Ora è tempo di dare qualche resoconto sempre in merito alla raccolta di alimentari dello scorso 15/16 marzo. E’ stata raccolta la somma di 40,00: queste offerte incrementano sensibilmente il “portafoglio” del centro di ascolto, cassa che finanzia l’acquisto di prodotti “freschi”, cioè di quei prodotti che arricchiscono le borse alimentari date alle famiglie in difficoltà. Sono stati raccolti 554 kg di pasta, 292 kg di riso, 511 scatole di pelati, 70 litri d’olio, 663 lattine di legumi, 455 scatolette di tonno, 172 litri di latte, 82 scatolette di carne, 142 vasetti di omogeneizzati, 78 vasetti di marmellata, 181 kg di biscotti, 61 confezioni di the, 135 di caffè, 62 kg di zucchero, 141 confezioni di diverso genere (come farina, succhi di frutta, sottaceti, polenta, budini, torrone, panettoni…). Questo solo per dire i volumi più grossi e significativi, poi abbiamo avuto anche chi ci ha donato vasetti di nutella (4) e di miele (4) e tante altre cose.
I nostri volontari si sono attivati presso i centri di grande distribuzione (supermercati) locali, ma sono sorte difficoltà di assegnazione da parte dei direttori di questi magazzini, anche se potrebbero avere dei prodotti in scadenza o malauguratamente lesionati nella confezione e non nella qualità, per loro tutto questo costituisce una difficoltà nell’assegnazione alle Caritas. Il banco alimentare sta conoscendo una grave crisi e non è in grado di sostenere i centri di prossimità come avveniva in passato. Ci viene incontro una rete di informazioni e collaborazioni tra i centri di ascolto, anche se questo canale deve ancora consolidarsi.
A margine di questi problemi organizzativi, mancano comunque i volontari che possono tenere in ordine il nostro magazzino e lavorare dietro le quinte in contatto diretto con il Centro di ascolto. Chi volesse e potesse dare una mano si presenti il mercoledì sera in Caritas o telefoni al num 0297289681 (presto sarà attiva anche una segreteria telefonica). Le persone assistite dalla Caritas sono casi discussi in sede dai volontari del Centro di ascolto. Gli operatori Caritas, che hanno svolto un corso di formazione appositamente predisposto, considerano una serie di indicatori di sofferenza economica e familiare in stretto rapporto con l’Assistente sociale del Comune. Di certo il problema più evidente è la mancanza di lavoro, che stabilisce una ridotta capacità economica se non del tutto assente, anche se, a ben guardare, le vere cause sono spesso altrove (in molti casi si registra una certa superficialità nel gestire il proprio budget familiare, i propri bisogni, le utenze…). Questo vale per gli Italiani come per gli stranieri. In questi ultimi due anni il nostro Centro di ascolto ha stabilito un buon rapporto con il Centro di ascolto di Marcallo e, prossimamente, con le attività caritative della Parrocchia di Boffalora: anche qui il nostro appartenere all’area omogenea di Marcallo con Casone, Mesero e Boffalora si fa sentire cercando di coordinare attività e aiuti, oltre alle informazioni necessarie.

Anniversari di matrimonio

La famiglia conosce tante prove, crisi, cadute ma anche un grande riscatto, fatto di fedeltà reciproca,
di fede, di conquista e di rilancio sempre rimotivato: è il momento di fare festa per gli anniversari di Matrimonio.
L’amore tra coniugi, la fedeltà degli sposi, il frutto dei figli, il tempo vissuto insieme e le tappe del cammino sono il frutto della Pasqua di Cristo che ogni anno si rinnovano e si impastano con le storie personali delle coppie di sposi che celebrano un particolare anniversario della loro vita matrimoniale e familiare.
Il primo gesto consiste nel dire un GRAZIE dentro il quale c’è gioia, qualche fatica, qua e là qualche sofferenza, e momenti di serenità vissuti insieme. Lo esprimeremo venerdì 25 aprile in Chiesa parrocchiale davanti all’Eucaristia esposta alle ore 21.00. Al termine i membri della commissione di pastorale familiare chiederanno ai festeggiati di fermarsi un attimino per qualche comunicazione veloce.
Poi viene il momento del CELEBRARE, cioè del dire la gioia, dare fiato alla festa, celebrare la potenza del Signore risorto che in noi ha scelto i suoi strumenti per dire l’Amore e diffonderlo. Tutti i festeggiati sono attesi in Chiesa alle ore 10.15. Seguirà la celebrazione della Messa durante la quale si rinnoveranno le promesse matrimoniali e verranno benedetti le fedi nuziali. Al termine un simpatico ricordo e un rinfresco nella sala dell’Oratorio San Giovanni Bosco.