Storia

La testimonianza più antica di Mesero risale a duemila anni fa, al tempo dei Romani: é l’ara, riprodotta nell’imagine in basso e attualmente posta nella sala consiliare del municipio (oggi trasferita all’ingresso, ndr). E’ una pietra di granito alta un metro, larga 46 centimetri e profonda 36, dedicata al dio Mercurio; l’incisione, putroppo fortemente rovinata, secondo alcuni studiosi potrebbe essere:

MERCURIO
C. CASSIUS
PHO(ebus)
V(otum) S(olvit) L(ibens) M(erito)

cioè “Caio Cassio Febo sciolse il voto a Mercurio di buon grado e a ragione”.

Per quanto rigurda il periodo medievale, di Mesero non ci è pervenuta alcuna notizia, nè diretta, nè indiretta, fino al 1200.
Giungiamo così alla prima notizia, storicamente datata, su Mesero, che ci viene offerta dal “Liber Notitiae Sanctorum Mediolani”, compilato intorno al 1310 e basato in massima parte sulle opere di Goffredo da Bussero, ora perse.
Secondo il manoscritto a Mesero esistevano due centri abitati, uno sulla vecchia via romana, l’altro più spostato verso nord.
Il nome di Mesero ritorna in un documento, del 1399, di concessione del duca di Milano, Gian Galeazzo Visconti, ai Certosini. Con questo documento il duca concedeva loro una parte dei territori di Mesero dove poi i monaci si sarebbero installati.
In seguito però la politica illuminista portata avanti da Giuseppe II, a partire dal 1780, dopo la morte della madre, non risparmiò l’ordine certosino, che fu soppresso perchè ritenuto “inutile” per lo stato, in quanto non era dedito nè all’insegnamento nè alla cura delle anime e dei malati. Così nel 1783 i padri della Certosa dovettero lasciare Mesero.

corti

Nel secolo XVIII la popolazione Europea aumentò in misura notevole. Tale incremento avvenne anche a Mesero, dove si passò dai circa 500 abitanti del 1603 ai 775 del 1726. Quali le cause generali? Sicuramente migliorarono le condizioni igieniche e le conoscenze mediche, permettendo una minore diffusione delle epidemie e cure più appropriate per le malattie più gravi. La foto in alto è stata scattata intorno al 1960. Documenta il nucleo abitativo più antico del paese, così com’era più o meno ai tempi del catasto del 1700. Raffigura la corte dei Barni in via IV Novembre, e corrisponde alla casa da massaro dei Certosini.

Nei secoli successivi Mesero andò incontro ad una serie di cambiamenti dovuti alla campagna militare di Napoleone in Italia, di cui ricordiamo la celebre Battaglia di Magenta, e le due guerre mondiali, che influenzarono particolarmente l’economia del paese.
Anche il centro abitato si spostò: mentre nei secoli precedenti il centro del paese era il cortile dei Certosini, ora il così detto “Stradone” acquista sempre più importanza.

Estratto da Valeriano Castiglioni, Mesero Appunti Storici, 1995

Per ulteriori informazioni sulla storia del nostro paese, è disponibile un ipertesto, a cura del Prof. Valeriano Castiglioni.