Domeniche insieme in oratorio SGB

Con l’inizio della Quaresima (9 marzo) inauguriamo le “Domeniche insieme”, occasioni per i ragazzi di trovarsi in Oratorio dopo la Messa delle ore 10.30, breve ritiro, pranzo e gioco organizzato. Domenica 9 marzo inaugureranno l’iniziativa gli amici di V elementare. Poi domenica 16 tocca ai bambini della IV elementare che nel pomeriggio, alle ore 15.00, in chiesa parrocchiale, faranno la loro Prima Confessione. Domenica 23 marzo spetta agli amici di 3^ elementare; domenica 30 marzo agli amici di 1^ Media e domenica 6 aprile a quelli di 2^ elementare. Le catechiste saranno più precise raggiungendo le famiglie con una lettera con relativo programma. Il pranzo è al sacco!

Catechesi adolescenti

La catechesi Adolescenti riprende sabato 15 marzo alle ore 19.00 presso il nostro Oratorio San Giovanni Bosco. L’incontro prevede la cena insieme e una riflessione di carattere formativo. Sono accolti tutti gli adolescenti di Mesero dalla 1^ alla 4^ superiore.

Scuola materna

Le operazioni di iscrizione per l’anno scolastico 2014/2015 sono concluse. Tutte le domande di iscrizione che corrispondevano ai requisiti sono state accolte. Di certo a settembre la quarta sezione verrà inaugurata e pensiamo di istituire un momento ufficiale con le autorità civili di riferimento.
A fine maggio saluteremo i bambini che a settembre faranno il loro ingresso alla Scuola Primaria.

Genitore 1 e genitore 2

Cosa vuol dire questa espressione? Cosa ci sta dietro a questa dizione che va molto di moda nella Scuola pubblica? «È un passo verso l’indistinzione, rendere identici aspetti che sono diversi. Di fronte a casi di bambini in una certa situazione andranno risolti problemi specifici. Ma non capisco perché si inserisca un elemento che ha una portata culturale ben più ampia, perché questo vuol dire mettere nell’indistinto il padre e la madre, il paterno e il materno. È un’operazione culturale molto seria e non può essere barattata così per una questione burocratica. Allora bisogna avere il coraggio di affrontarla nel suo fondamento. Ritengo che sia una tattica, una piccola furbizia per raggiungere passo per passo un certo obiettivo». Eugenia Scabini è presidente del Comitato scientifico del Centro di ateneo studi e ricerche sulla famiglia dell’Università cattolica e professore a contratto di Psicologia dei legami familiari. E riflette sulla vicenda della modifica della voce padre-madre con genitore 1-genitore 2 nei moduli di iscrizione nelle scuole dell’infanzia e dei nidi del Comune di Milano. A Mesero questa mentalità non potrà trovare spazio finché la Scuola Materna sarà gestita dalla Parrocchia. Non possiamo accettare questa cultura “di genere” che appiattisce tutto e cancella le differenze sessuali e gli apporti educativi con relative responsabilità. Recentemente l’Episcopato polacco e del Triveneto hanno pubblicato rispettivamente dei documenti che parlano chiaro e prendono le distanze da queste forme “moderne” di intendere la cultura di genere e le sue manifestazioni, senza dimenticare i pericoli e i rischi per le generazioni che verranno. Teniamo dritte le antenne, anche se in questi tempi i problemi più gravi sono altri!

Quaresima 2014

Prima di entrare nelle iniziative relative alla Quaresima, è importante fare riferimento al messaggio che Papa Francesco ha scritto per il tempo forte che si inaugurerà domenica 9 marzo p.v. Le iniziative le conosceremo sul prossimo numero di info.Mesero! Ecco la prima parte del testo:
Cari fratelli e sorelle,
in occasione della Quaresima, vi offro alcune riflessioni, perché possano servire al cammino personale e comunitario di conversione. Prendo lo spunto dall’espressione di san Paolo: «Conoscete infatti la grazia del Signore nostro Gesù Cristo: da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà» (2 Cor 8,9). L’Apostolo si rivolge ai cristiani di Corinto per incoraggiarli ad essere generosi nell’aiutare i fedeli di Gerusalemme che si trovano nel bisogno. Che cosa dicono a noi, cristiani di oggi, queste parole di san Paolo? Che cosa dice oggi a noi l’invito alla povertà, a una vita povera in senso evangelico?Anzitutto ci dicono qual è lo stile di Dio. Dio non si rivela con i mezzi della potenza e della ricchezza del mondo, ma con quelli della debolezza e della povertà: «Da ricco che era, si è fatto povero per voi…». Cristo, il Figlio eterno di Dio, uguale in potenza e gloria con il Padre, si è fatto povero; è sceso in mezzo a noi, si è fatto vicino ad ognuno di noi; si è spogliato, “svuotato”, per rendersi in tutto simile a noi (cfr Fil 2,7; Eb 4,15). È un grande mistero l’incarnazione di Dio! Ma la ragione di tutto questo è l’amore divino, un amore che è grazia, generosità, desiderio di prossimità, e non esita a donarsi e sacrificarsi per le creature amate. La carità, l’amore è condividere in tutto la sorte dell’amato. L’amore rende simili, crea uguaglianza, abbatte i muri e le distanze. E Dio ha fatto questo con noi. Gesù, infatti, «ha lavorato con mani d’uomo, ha pensato con intelligenza d’uomo, ha agito con volontà d’uomo, ha amato con cuore d’uomo. Nascendo da Maria Vergine, egli si è fatto veramente uno di noi, in tutto simile a noi fuorché nel peccato» (Conc. Ecum. Vat. II, Cost. past. Gaudium et spes, 22).