La prima Messa di don Stefano Cardani

Lo scorso numero di info.Mesero ha dato le prime indicazioni relative alla processione eucaristica del prossimo 9 giugno, ma è nostra intenzione tenere aggiornata l’agenda del più importante evento parrocchiale di quest’anno: la Prima Messa di don Stefano Cardani, 8 e 9 giugno 2013.
Con l’inizio del mese di maggio apriremo le iscrizioni per partecipare all’Ordinazione presbiterale in Duomo nella mattinata dell’8 giugno.
Nel frattempo, dopo il primo appuntamento di carattere religioso e spirituale avvenuto lo scorso mercoledì 20 marzo in Santuario della Famiglia, stiamo prendendo contatti con due opportunità di carattere culturale e catechetico.
Mentre il prossimo giovedì 23 maggio sarà tra noi Mons. Peppino Maffi, Rettore Maggiore dei Seminari di Milano, il quale presidierà una S. Messa in Chiesa parrocchiale alle ore 21.00.
Don Peppino è il Rettore di don Stefano e lo conosce molto bene. Poi toccherà al suo Padre spirituale, don Angelo, il quale ci darà risposta prossimamente.
I Giovani stanno organizzando una fiaccolata per domenica 26 maggio, fiaccolata che toccherà le Parrocchie dove Stefano ha fatto una esperienza pastorale significativa. Altre persone stanno allestendo lo spettacolo di sabato 8 giugno.
Nella seconda metà di maggio apriremo le iscrizioni al pranzo che verrà organizzato in Oratorio San Giovanni Bosco nella domenica 9 giugno. Nel frattempo alle famiglie interessate dal passaggio della Processione verrà distribuito lo stendardo eucaristico.
Tutte queste iniziative e tante altre chiedono la partecipazione festosa e gioiosa, la presenza corposa, che dia un segnale forte a tutta la popolazione di Mesero!

Anniversari di Matrimonio

Festeggiare gli anniversari di Matrimonio è un gesto di profonda riconoscenza al Signore per il dono della vita, dell’amore, del matrimonio e della famiglia. Vorrei formulare una serie di riflessioni che prendo in prestito da un intervento di don Mirko Bellora (prevosto di Vimercate). Don Mirko rivolgendosi alle coppie della sua Parrocchia che come noi hanno fatto festa per lo stesso motivo diceva un anno fa: “Voglio esprimervi un decalogo.
Un decalogo che sogno possa essere una bussola utile non solo per le coppie festeggiate oggi ma anche per ciascuno di voi presente a questa Eucarestia:
1. Tenere Dio in casa come ospite fisso: sfrattare Dio da casa sarebbe uno degli sbagli più gravi. Dio unisce, Dio fortifica. Dio, poi, è l’unica garanzia che neanche la morte vi separerà.
2. Pregare insieme: “le mie idee cambiano quando prego” (Bernanos). La preghiera insieme insegna a comprendersi, a essere fedeli, a perdonarsi, a ricominciare, ad amare come amava Gesù. Se le coppie pregassero di più insieme, renderebbero il loro legame molto più forte, molto più difficile da spezzare.
3. Guardare in positivo: cercare di cogliere le doti e i desideri dell’altra/o prima che le sue mancanze o i suoi limiti.
4. Sedersi: occorre fermarsi, dialogare, darsi tempo: Bisogna essere accoglienti,avere il cuore come una “comoda poltrona”in cui l’altro possa sedersi, rilassarsi, sentirsi a suo agio,capito, ascoltato, accolto. (Nico Dal Molin).
5. Tacere: tanti cortocircuiti nascono perché la lingua parla quando è troppo calda. Lasciate passare qualche ora; poi parlate pure!
6. Sorridere: il sorriso è una magia. Toglimi il pane, se vuoi, toglimi l’aria, ma non togliermi il tuo sorriso. (Pablo Neruda).
7. Mettere la fantasia al potere: un fiore, un regalo,un invito a cena fuori… arrivare prima a casa… (avvisando!…) per dire no all’abitudine e alla monotonia. “L’abate stava a sedere sul treno, in faccia aveva un uomo e una donna di mezza età, così indifferenti l’uno all’altra da far pensare che fossero sposati (Bruce Marshall).
8. Coltivare la tenerezza: siete sposati da diversi anni ma restate sempre fidanzati. Ascoltate il saggio: Dimmi spesso che mi ami, con parole, gesti, azioni. Non credere che lo sappia già. Forse ti sembrerò imbarazzata/o e negherò di averne bisogno. Ma tu non credermi, fallo lo stesso.
9. Perdonare: il perdono non è debolezza, il perdono è l’amore umano che si fa divino, il perdono risveglia la scintilla di amore che è nascosta in ogni uomo, ci rende leggeri e nuovi.
10. Tenere le porte aperte agli altri: Quando il mondo della coppia arriva solo fin dove arriva l’uscio di casa allora si finisce col morire di asfissia. Si disimpara ad amare, dimenticandosi che i simboli del cristiano e della Pentecoste non sono le pantofole e la camomilla ma il vento e il fuoco”.
Allora esprimiamo alle coppie che quest’oggi festeggiano con noi il loro anniversario di matrimonio un AUGURIO GRANDE, grande quanto il cuore del Signore, perché la loro vocazione è quella di amare come il Cuore di Cristo, quanto il Cuore di Gesù sulla croce, con le mani di Gesù che lavano i piedi di Pietro e curano gli occhi dei ciechi del Vangelo! Auguri!

Celebrazione dei Sacramenti

E’ iniziato un tempo liturgico speciale: il tempo pasquale coincide con una serie di occasioni, avvenimenti e fatti molto importanti per la vita della Parrocchia, per i singoli e per le famiglie. Anzitutto si stanno presentando alcuni Genitori che chiedono il Battesimo per i loro figli. E’ sempre una richiesta molto bella, generata dal desiderio di far partecipi della fede cristiana i propri bambini. Dire così significa richiamare due cose essenziali:
è la fede dei Genitori che deve formare (“dare forma”) il cammino cristiano dei propri figli, e il contenuto è l’incontro con Cristo che ci rende cristiani. In prima battuta non ci deve essere quindi una decisione che è spinta dalla “tradizione”, dalla prassi (“si è sempre fatto così!”), e non si giunge al Battesimo per una qualche paura imprecisata. Ai Genitori che si presentano dal Parroco, il Sacerdote chiede per prima cosa se si ha il desiderio e la volontà di educare nella fede la propria creatura. Poi il Parroco chiede, in un dialogo molto fraterno e accogliente, altre cose a riguardo della famiglia e del proprio cammino di fede. Il Battesimo quindi sta diventando non un momento formale, ma un primo approccio (almeno per molti è così!) con la Chiesa e con la Parrocchia. E’ un momento che si sta rivelando importantissimo per gli adulti, per i Genitori e i parenti che partecipano alla liturgia del Battesimo. Ma è altrettanto importante per il Gruppo che nella nostra Parrocchia si sta formando, visitando le famiglie per una catechesi preparatoria, guidata da Suor Luisella. Poi, se facciamo scorrere il calendario, abbiamo la celebrazione della 1^ Comunione il prossimo 5 maggio. I nostri bambini di IV elementare verranno presentati prossimamente con un tabloid fotografico, dove potrete vedere il volto il loro volto e soprattutto raccogliere la loro richiesta: “Pregate per noi”. Mi sembra molto bello che si raccolga questo invito a intercedere per loro e per le loro famiglie. La preghiera spalanca il cuore di Dio e il nostro, ci rende capaci di uno spessore che altrimenti non ci sarebbe; la preghiera è un po’ il primo lavoro che stanno facendo gli stessi nostri contadini nei campi, in questi giorni: la preghiera smuove il terreno e lo prepara a doni grandi. La Prima Comunione, aldilà dell’aspetto emotivo è sempre un’occasione di ricchezza spirituale inaudita: pensate, il Sacramento della maturità per eccellenza (l’Eucaristia) sta per essere consegnato a dei bambini, che hanno ancora bisogno di tanti sostegni e di figure esemplari cominciando dai loro Genitori per poi passare attraverso le singole persone che compongono la nostra comunità. E così anche la celebrazione della Prima Comunione ci coinvolge come Parrocchia, ci fa essere Comunità, ci corresponsabilizza nel cammino educativo dei nostri ragazzi, di quei cristiani ancora deboli e fragili. Poi toccherà ai ragazzi effervescenti di 1^ Media che riceveranno il prossimo 19 maggio la Santa Cresima, e con questo sacramento il loro Battesimo sarà confermato, arricchito, completato. Il dono dello Spirito Santo scenderà su di loro e su tutti noi, rinnovando una Pentecoste, rinnovando il volto della nostra Chiesa. Lo Spirito del Risorto deve rendere decisi, forti e robusti i nostri ragazzi nell’essere cristiani. Poi ci sono i Matrimoni e altre celebrazioni. Stiamo vivendo un tempo ricco di Grazia! Il Signore ci aiuti ad essere degni e capaci di portare frutto!

Offerte per le S. Messe

Si rammenta che le offerte per la celebrazione delle S. Messe rimangono totalmente in Parrocchia e contribuiscono al mantenimento delle strutture e alle spese della Parrocchia.
Solo UNA PICCOLISSIMA parte è versata in Curia Arcivescovile, come il Diritto canonico prevede.

Il grande Alfabeto dell’Umanità

Una mostra biblica nella Pinacoteca Ambrosiana, incontri, cineforum, un concorso per le scuole secondarie di secondo grado della Lombardia. È quanto prevede il programma proposto dall’Associazione Sant’Anselmo-Imago Veritatis insieme all’Ambrosiana e presentato il 14 dicembre durante l’incontro “La religione e la Polis, a 1700 anni dall’editto di Costantino 313-2013”, nella sala Pirelli del grattacielo della Regione Lombardia, alla presenza di 150 alunni di Milano e Varese.
La mostra e gli eventi si terranno dal 26 marzo al 30 giugno. Saranno esposti codici, facsimili, edizioni antiche della Bibbia provenienti dalla Biblioteca Apostolica Vaticana, dalla Biblioteca Ambrosiana e dalla Biblioteca Trivulziana di Milano; un olio di Chagall e le sue acqueforti a soggetto biblico; la riproduzione in misura reale della Porta del Paradiso del Battistero di Firenze di Lorenzo Ghiberti; una scelta delle edizioni della Bibbia nelle diverse lingue del mondo e un bookshop delle edizioni italiane della Bibbia. Sono previsti anche incontri con Franco Loi, Roberto Mussapi, Armando Torno, Timothy Verdon; un cineforum da cineteca a soggetto biblico presso lo Spazio Oberdan della Provincia di Milano e, infine, un concorso per le scuole superiori sul tema “Tolleranza e ruolo pubblico della religione”, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale Lombardia e con l’Ufficio per la pastorale scolastica della Diocesi. L’iniziativa, che gode dell’alto patronato dell’Arcivescovo di Milano e fa parte del programma ufficiale della Diocesi per le celebrazioni costantiniane, da una parte ripropone quell’elemento di unità della persona e della storia dei popoli costituito dal racconto e dal linguaggio biblico che ha seminato nel giardino dell’umanità parole che fanno grande la vita dell’uomo; dall’altra, invita a una riflessione in prospettiva sulla libertà religiosa: con l’allargarsi del pluralismo culturale e religioso delle nostre società, non può essere ridotta a una questione di “paletti” tra Stato e religione, perché esprime il diritto di ciascun uomo di cercare la verità che, come ha detto il cardinale Angelo Scola nel recente Discorso di Sant’Ambrogio, non ha solo carattere individuale ma ha o può avere una dimensione collettiva; una realtà che non può essere espulsa dalla società ma neanche disattesa nella corretta distinzione tra potere pubblico e religione in nome di una concezione unilaterale della laicità.