Torniamo a parlare di Halloween

Sulla scia di quanto già trattato nella rubrica “Per riflettere…e agire” dell’ultimo numero di “Crescere Insieme” il ns giornalino parrocchiale, vorrei affrontare il tema della festa di halloween, soffermandomi soprattutto sul risvolto meno noto, oserei dire strisciante, che va oltre la semplice festa chiassosa. Mi riferisco alle “infiltrazioni” esoterico-sataniche alle quali queste feste prestano il fianco e che rappresentano il vero pericolo per tutti coloro i quali incoscientemente in quella notte aprono le porte della loro anima al principe di questa terra.

Ecco alcuni punti per mettere a fuoco l’argomento:

Il significato – Halloween è la forma contratta dell’espressione inglese “All Hallows’Eve day” che letteralmente significa vigilia d’ognissanti.

2. La ricorrenza – Halloween, nonostante non lo si dica come invece si dovrebbe, è una ricorrenza magica (di fatto, la magia è esercitare potere, in modo occulto, nei confronti di qualcuno). Il mondo dell’occulto così lo definisce: “è il giorno più magico dell’anno, è il capodanno di tutto il mondo esoterico”, “è la festa più importante dell’anno per i seguaci di satana”.
La Bibbia invece afferma: «Guai a coloro che chiamano bene il male e male il bene, che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre, che cambiano l’amaro in dolce e il,dolce in amaro» (Isaia 5,20).

3. La leggenda – L’antica leggenda irlandese racconta che Jack, un fabbro malvagio, perverso e tirchio, che una notte d’ognissanti, dopo l’ennesima bevuta viene colto da un attacco mortale di cirrosi epatica. Il diavolo nel reclamare la sua anima viene raggirato da Jack e si trova costretto ad esaudire alcuni suoi desideri, tra i quali di lasciarlo in vita, giungendo al patto di rinunciare all’anima del reprobo. Jack, ignaro dell’effetto della malattia, muore un anno dopo. Rifiutato in Paradiso, Jack non trova posto nemmeno all’inferno a causa del patto con diavolo. A modo di rito il poveraccio intaglia una grossa rapa mettendovi all’interno della brace fiammante a luogo della dannazione eterna. Con questa lanterna, Jack, fantasma, torna nel mondo dei vivi.

4. La tradizione- Gli irlandesi, colpiti dalla carestia, immigrarono in America verso il 1850. Approdati nel nuovo mondo, trovarono un’enormità di zucche che, a differenza delle piccole rape indigene, erano sufficientemente grandi da essere intagliare. Così le zucche sostituirono le rape e divennero le Jack o’ lantern. Utilizzate la notte d’ognissanti perché si pensava di tenere lontani gli spiriti inquieti dei morti che tentavano, come Jack, di tornare a casa.
I bambini oggi si travestono da spiriti inquieti, che non trovano “pace” né all’interno del Paradiso e fanno visita alle famiglie guidati dalla lanterna zucca e ottengono dolci in cambio della loro “benevolenza”. Trick-or-treat è l’usanza del “dolcetto o scherzetto”. Trick or treat letteralmente significa: “trucco o divertimento”, “stratagemma o piacere”, ma che ha il significato originale di “maledizione o sacrificio”.

5. Fatti storici – La cupa leggenda di Jack occulta dei fatti storici e, in modo magico, mira a rievocarli. Alcuni secoli prima di Gesù Cristo, una setta segreta teneva sotto il suo impero il mondo celtico. Ogni anno, il 31 ottobre, giorno di Halloween, questa celebrava, in onore delle sue divinità pagane, un festival della morte. Gli anziani della setta andavano di casa in casa reclamando offerte per il loro dio e capitava che esigevano sacrifici umani. In caso di rifiuto, proferivano delle maledizioni di morte sulla casa, da qui è nato il “trick or treat”.

6. Considerazioni riguardo la…
…Leggenda: questa è montata sulla duplice menzogna che l’uomo può essere più furbo del diavolo e che le porte degli inferi si chiudono a qualcuno. Inoltre si sviluppa secondo pratiche sataniche: chiedere al diavolo l’esaudimento di desideri, fare un patto col diavolo, il mandato satanico a manifestarsi agli uomini, ritualità esoterica.
…Tradizione: il fenomeno Halloween, nella tradizione, nei costumi e nel commercio, è un insieme di rituali e una pratica di stregoneria sia che chi lo faccia consapevolmente o no.
…Storia: la storia rivela come dietro il fenomeno Halloween ci sono stati rituali e sacrifici satanici, Ai nostri giorni sappiamo che i satanici praticano dei sacrifici umani durante questa notte.

7. Attenzione: HALLOWEEN È SOSTANZIALMENTE MAGIA – S’impone un’irremovibile presa di posizione riguardo tutto ciò che ci viene propinato di Halloween e di magico in genere. Consideriamo che le parole che proclamiamo, i gesti che facciamo, gli sguardi che diamo non sono neutri ma significano la realtà spirituale che rappresentano.
Genitori, stiamo attenti a permettere che i nostri bambini si abituino, o ancor peggio, si educhino all’occulto.
Insegnanti, informiamoci sulle verità nascoste dietro la macabra creatività, potremmo scandalizzare, a nostra e a loro insaputa, gli alunni che ci stanno davanti. Certe filastrocche che i bambini devono imparare sono evocazioni dello spirito di morte.
Giovani e meno giovani, siamo accorti a non avvinghiarci al mondo esoterico attraverso i rituali di massa che, nelle feste come quelle dedicate ad Halloween, ci vengono proposti. Alcuni balli di gruppo sono rituali di iniziazione satanica.
Commercianti e venditori, abbiamo il coraggio di dire no a promuovere articoli che, dietro l’apparenza della mascherata, diffondono e creano mentalità esoterica. Molti oggetti venduti tra i prodotti di consumo sono amuleti, o loro riproduzioni, usati nelle pratiche di stregoneria.
Cristiani non lasciamoci fuorviare da apparenti tradizioni e mode, ma teniamo alta la vittoria che ha sconfitto il mondo, la nostra fede (cfr 1Giovanni 5,4). Non dimentichiamo che le disastrose conseguenze dell’inalazione magica non sono immediate, ma si manifestano a distanza di anni in depressioni, crisi e violenze.

8) I simboli – Pipistrelli, gatti neri, la luna piena, streghe, fantasmi…questi simboli hanno poco a che vedere con la vigilia di Samhain. Si tratta però di simboli usati nel mondo dell’occulto che hanno trovato un posto “naturale” alla “festa di Hallowen”. Le notte di luna piena sono il momento ideale per praticare certi riti occulti. I gatti neri vengono associati alle streghe per superstizione, si credeva infatti che le streghe potessero trasferire il loro spirito in un gatto, e per questo ne avevano sempre uno. Ai pipistrelli vengono attribuite capacità occulte perché hanno caratteristiche di uccello (che non mondo occulto sono simbolo dell’anima) e di demonio (perché vivono nelle tenebre). Nel medioevo si credeva che spesso il diavolo si trasformava in pipistrello. Diviene così chiara la ragione per cui il pipistrello è diventato parte di Hallowen. Le origini di Hallowen sono strettamente connesse alla magia, alla stregoneria e al satanismo. Gli adepti del satanismo e della magia riconoscono nel 31 dicembre uno dei giorni più importanti dell’anno: la vigilia di un nuovo anno per la stregoneria. A causa delle sue radici e della sua essenza occulta Halloween apre una porta all’influsso occulto nella vita delle persone. L’enfasi di Hallowen è sulla paura, sulla morte, sugli spiriti, la stregoneria, la violenza, i demoni. E i bambini sono particolarmente influenzabili in questo campo. Molti simboli sono chiarissimi in diversi prodotti anche alimentari, in questo periodo: svastiche, diavoli, ecc. La Parola di Dio, gli insegnamenti di tutta la tradizione cattolica, dalle prime comunità cristiane fino ad oggi sono chiarissimi, 150 sono i passi della Sacra Scrittura che dall’Antico (mai abolito da Gesù Cristo!) al Nuovo Testamento, vietano in ricorso più o meno inconsapevole a pratiche magiche, esoteriche, occultistiche, spiritiche e via dicendo. Ad esempio il Deuteronomio, al capitolo 18, versetti 9-14 dice: “Quando sarai entrato nel paese che il Signore tuo Dio sta per darti, non imparerai a commettere gli abomini delle nazioni che vi abitano. Non si trovi in mezzo a te chi immola, facendoli passare per il fuoco, il suo figlio o la sua figlia, né chi faccia incantesimi, né chi consulti gli spiriti e gli indovini, né chi interroghi i morti, perché chiunque fa queste cose è in abominio al Signore….tu sarai irreprensibile verso il Signore tuo Dio, perché le nazioni di cui tu vai ad occupare in paese, ascoltano gli indovini e gli incantatori, ma quanto a te, non così ti ha permesso il Signore tuo Dio”. In sostanza nella notte di Hallowen, chi partecipa ai vari “festeggiamenti” che in un modo o in un altro più o meno inconsapevolmente sono veri e propri riti che mettono in contatto con glio spiriti che altro non sono che gli angeli decaduti: i demoni. Las struttura spirituale che circonda l’uomo, come creatura, infatti è molto semplice: c’è Dio, il Figlio unigenito Gesù Cristo, lo Spirito Santo (Dio uno e Trino), gli angeli (nelle varie gerarchie) e gli angeli decaduti, cioè i demoni con il loro capo: Lucifero, poi divenuto Satana. Poi ci sono le anime dei beati-santi; purganti e quelle dannate, all’inferno. L’uomo è uno spirito incarnato, composto da tre componenti distinte: anima, corpo e spirito.
Insomma mi sembra abbastanza chiaro che non c’è da scherzarci su…altro che “dolcetto o scherzetto!”

Quindi l’invito anzi la raccomandazione è quella di boicottare halloween e mi riferisco soprattutto alle famiglie agli insegnanti, agli animatori ed esercenti. Non divenite strumenti inconsapevoli di cattive dottrine. Adesso sapete e ne sarete responsabili. Non si tratta di una tradizione. Questa e la menzogna satanica. Far passare per bene (o poco male) ciò che bene non è. Infatti Hallowen è un aspetto in apparenza ridicolo, in realtà tragico, dell’apostasia anticattolica dei giorni nostri.

Dice padre Amort (esorcista della Santa sede, già presidente dell’associazione internazionale degli esorcisti): “cosi si osanna al male”. E continua: “Festeggiare la festa di halloween è rendere osanna al diavolo, il quale, se adorato, anche soltanto per una notte, pensa di vantare dei diritti sulla persona. Allora non meravigliamoci se il mondo sembra andare a catafascio e se gli studi di psicologi e psichiatri pullulano di bambini insonni, vandali, agitati, e di ragazzi ossessionati e depressi, potenziali suicidi…. la festa di halloween è una sorta di seduta spiritica presentata sotto forma di gioco. L’astuzia del demonio sta proprio qui. Se ci fate caso tutto viene presentato sotto forma ludica, innocente. Anche il peccato non è più peccato al mondo d’oggi. Ma tutto viene camuffato sotto forma di esigenza, libertà o piacere personale… L’uomo – conclude padre Amort – è diventato Dio di se stesso, esattamente ciò che vuole demonio.

Intanto, in molte città italiane, sono state organizzate le feste della luce, una vera e propria controffensiva ai festeggiamenti delle tenebre, con canti al Signore e giochi innocenti per bambini… Molti gruppi, movimenti, associazioni cattoliche, la notte del 31 ottobre si riuniranno in preghiera o organizzeranno feste cristiane alternative. Uniamo alla loro la nostra specialissima preghiera: “Domine, libera nos a malo”.

Marco

L’Avvento…

…è il tempo della speranza… ricomincia l’anno liturgico: ricominciamo ad ascoltare il Signore Dio che ci chiama ad accogliere Gesù come Salvatore. La nostra umanità è smarrita: Gesù viene a cercarla per metterla sulle proprie spalle e per riportarla “a casa” e far festa… Cerchiamo la gioia di vivere? Chiamiamo Gesù: Preghiera, Eucaristia, Penitenza! Dedichiamo tempo a buone letture, ricuperandolo dai perditempo (es. TV, internet…).
Dedichiamo tempo ad ascoltare le persone più vicine: sono Gesù!

Don Giuseppe Colombo

Riecco il «Gf»: torna in scena lo spettacolo dell’anti-fratellanza

Analogamente a quanto abbiamo fatto qualche tempo fa in occasione della morte di Michael Jackson, pubblichiamo qui di seguito un articolo interessante e provocatorio, invitando voi lettori a dire la vostra, lasciando un commento al post.

Infaticabili, intoccabili, inarrestabili. Assolutamente “in” la truppa del Grande Fratello (Gf), che torna su Canale 5 per l’edizione numero 10 a pochi mesi dalla conclusione della numero 9. Qualcuno starà pensando: inopportuni, incivili, insignificanti… ecco, pensatelo soltanto o sussurratelo sottovoce, per non suscitare le ire degli strateghi di Canale 5 che ieri spiegavano solenni come il Gf abbia «sdoganato la normalità», provocando il muto sbalordimento di chi invece è sempre stato convinto che avesse sdoganato l’a-normalità; oppure come il Gf costituisca «la spina dorsale del palinsesto» delle rete ammiraglia Mediaset, alla faccia di chi ancora ritiene che si tratti invece del ventre molle. Certo, se l’unico criterio è quello quantitativo, ossia la capacità del Gf di sedurre inserzionisti e far cassa, allora sì: è una spina (dorsale, se insistete).

Pare che quest’anno, per una decima edizione monstre che si divorerà pure Natale e Capodanno, a Cinecittà confluiranno «personalità forti». Non ne dubitiamo. Anticipazioni: una guardia del corpo, un’imprenditrice, uno studente molto cattolico, una sommelier: praticamente uno spaccato della società italiana. Pare, si dice, mormorano che a Natale entrerà fugace un prete per celebrare la Messa. Una promessa o una minaccia?
Nel dubbio, poiché ormai ogni battuta sul Gf è stata lanciata e digerita, vorremmo intrattenervi in una brevissima fenomenologia del Gf, al termine della quale emergerà in modo solare come il suo sia un falso modello comunitario, l’esatto opposto di quello cristiano.
In effetti nella casa del Gf viene composta una “comunità”, quest’anno 16 giovanotti con una schiera di panchinari che nobilmente gufano per soffiare il posto a qualche prescelto. “Fratelli” e “sorelle” sono invitati a costruire relazioni, dialogare, cooperare per migliorare il clima e compiere insieme qualche piccola impresa: proprio come in una comunità. Nello stesso tempo, però, sono invitati alla delazione, a stilare liste di proscrizione, insomma a far fuori gli “indegni”. Ogni volta che un “fratello” viene escluso, gli altri piangono, perfino si disperano. Insomma, la comunità del Gf è stata costruita affinché si smembri e alla fine rimanga “in vita” un solo individuo; i “fratelli” sono invitati a cooperare ma innanzitutto a concorrere, ad amarsi ma in realtà a odiarsi, e la cosa è chiara fin dall’inizio: chi si candida sa perfettamente qual è lo scopo del gioco, restare soli sul palcoscenico. Il Gf è la metafora perfetta della consumerist society, la “comunità” fasulla dove ogni rito collettivo è compiuto da individui in concorrenza tra loro, condannati alla solitudine, legati da legami friabili e fuggevoli.
La comunità dei cristiani è l’esatto opposto. Nasce per includere, non per escludere; le porte sono aperte a tutti, non chiuse; la cooperazione è reale, non finta; la concorrenza è innanzitutto con se stessi, per migliorarsi, mai per danneggiare gli altri; i suoi legami vogliono essere solidi, non liquidi. E lo scopo finale è di fare del mondo intero un’unica grande famiglia, una gigantesca fratellanza: l’esatto contrario del Gf.
Il Gf costituisce un modello intrinsecamente sbagliato non tanto né solo per le volgarità, le sciocchezze, l’ignoranza, l’impalpabile nulla di cui è fatto; ma innanzitutto per la sua struttura, per la sua – ma sì, diciamolo – ideologia. Non ci illudiamo che le nostre parole siano lette o suscitino reazioni presso i partecipanti e i loro mandanti. Ma, se davvero un don vi andrà a celebrarvi la liturgia del Natale, almeno lui sappia dove va. E dica la parola giusta al momento giusto: sarà in diretta, non potranno staccargli la spina.

Umberto Folena
(tratto da www.avvenire.it)