Davide, una tutela per i minori in rete

Nel 1997, avendo aperto nella biblioteca dell’oratorio un punto di accesso ad Internet, mi sono trovato di fronte alla necessità di proteggere, in qualche modo, i ragazzi dai contenuti sconvenienti che si presentano sulla rete in misura davvero imponente e con modalità subdole ed invasive. Come educatore ho dovuto affrontare le sfide poste da questo nuovo e formidabile strumento: forse il più potente mai inventato dall’uomo.

E’ con queste parole che Don Ilario Rolle, parroco di Venaria Reale, spiega la nascita di Davide.it, il primo servizio di “internet filtrato” disponibile in Italia. Si tratta di un sistema che, dopo aver sottoscritto un abbonamento, garantisce sicurezza ai tutti quei genitori che danno la possibilità ai propri figli di navigare autonomamente nella rete. Attraverso una blacklist, Davide nega l’accesso ai siti con contenuti inadatti a questa fascia d’utenza, come ad esempio, quelli a carattere pornografico. Ma è sufficiente un semplice filtro far fronte a questa problematica? Don Ilario sembra avere le idee molto chiare.

E’ giusto che si facciano sforzi per proteggere un minimo la navigazione, è doveroso che i genitori e le Istituzioni promuovano l’uso di filtri o di etichette elettroniche alle pagine Web. Credo però che oltre a tutto ciò i genitori abbiano un altro compito, ben più difficile: non si devono solo limitare a proteggere i loro figli dal male, ma devono destare in loro il gusto e il desiderio del bene. Il compito dell’educatore è quello di incoraggiare i giovani ad utilizzare con intelligenza tutte le possibilità offerte da Internet, a diventare attori della comunicazione, a raccogliere e ordinare conoscenze e relazioni, a comunicare in modo democratico e creativo.

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