Davide, una tutela per i minori in rete

Nel 1997, avendo aperto nella biblioteca dell’oratorio un punto di accesso ad Internet, mi sono trovato di fronte alla necessità di proteggere, in qualche modo, i ragazzi dai contenuti sconvenienti che si presentano sulla rete in misura davvero imponente e con modalità subdole ed invasive. Come educatore ho dovuto affrontare le sfide poste da questo nuovo e formidabile strumento: forse il più potente mai inventato dall’uomo.

E’ con queste parole che Don Ilario Rolle, parroco di Venaria Reale, spiega la nascita di Davide.it, il primo servizio di “internet filtrato” disponibile in Italia. Si tratta di un sistema che, dopo aver sottoscritto un abbonamento, garantisce sicurezza ai tutti quei genitori che danno la possibilità ai propri figli di navigare autonomamente nella rete. Attraverso una blacklist, Davide nega l’accesso ai siti con contenuti inadatti a questa fascia d’utenza, come ad esempio, quelli a carattere pornografico. Ma è sufficiente un semplice filtro far fronte a questa problematica? Don Ilario sembra avere le idee molto chiare.

E’ giusto che si facciano sforzi per proteggere un minimo la navigazione, è doveroso che i genitori e le Istituzioni promuovano l’uso di filtri o di etichette elettroniche alle pagine Web. Credo però che oltre a tutto ciò i genitori abbiano un altro compito, ben più difficile: non si devono solo limitare a proteggere i loro figli dal male, ma devono destare in loro il gusto e il desiderio del bene. Il compito dell’educatore è quello di incoraggiare i giovani ad utilizzare con intelligenza tutte le possibilità offerte da Internet, a diventare attori della comunicazione, a raccogliere e ordinare conoscenze e relazioni, a comunicare in modo democratico e creativo.

Cercasi cantori e lettori

Lanciamo un appello a tutte le persone di buona volontà per sollecitare a far parte del gruppo lettori e della Corale Santa Gianna. C’è bisogno sia per la chiesa parrocchiale che per il Santuario della Famiglia!
Oltre che un servizio di fede e di amore, leggere la Parola di Dio nelle celebrazioni e cantare insieme è per chi lo fa un’occasione di crescita nella maturità cristiana ed ecclesiale.
Gli interessati possono rivolgersi in parrocchia o direttamente ai gruppi… non è difficile!

Centro Giovanile: qualcosa bolle in pentola

Vogliamo dare vita alla comunità educante di Mesero che dovrà essere una discreta presenza nel nuovo Centro Giovanile.
Questo appello, contenuto nel volantino presentato agli adulti domenica 23 settembre, è stato raccolto da un gruppo di persone che hanno partecipato al primo incontro di venerdì 5 ottobre presso la struttura dell’ex Oratorio Maschile.
In quella occasione don Giuseppe ed alcuni membri del CPP hanno presentato la proposta del Centro Giovanile, sottolineando che avrebbe dovuto qualificarsi come uno spazio aperto a tutti i giovani, in cui essi potessero essere i protagonisti della propria crescita, stabilendo relazioni autentiche tra loro e con gli adulti che li affiancano.
Si trattava perciò di elaborare con loro un “progetto”, partendo dalle effettive esigenze manifestate ed aiutarli – come supporto sussidiario – nei momenti di attuazione.
Questo è il punto fondamentale su cui si è articolata la proposta rivolta ai giovani nella riunione prevista per loro venerdì 12 ottobre.
A quell’incontro erano stati invitati – personalmente – più di trecento ragazzi delle leve dal 1983 al 1993. I presenti hanno ascoltato con vivo interesse e, nel successivo confronto, hanno abbozzato alcune timide proposte che avrebbero preso forma negli incontri successivi. A queste sono seguite altre riunioni per confrontarci e riflettere insieme.
Siamo ora in una fase di passaggio e di sperimentazione, in cui si stanno valutando alcune proposte riguardanti l’utilizzo della struttura (bar, aule, cortile…) e gli orari di apertura (pomeriggio e sera). Queste proposte diventeranno poi operative e verranno attuate con le risorse umane ed economiche disponibili.
E’ già comunque positivo il fatto che ogni venerdì sera, da alcune settimane, gli adulti, appassionati a questo importante cammino formativo, si incontrino regolarmente per vivere un momento di condivisione fraterna e riflettere su come procedere.
Contemporaneamente da venerdì 23 novembre la struttura è aperta e utilizzabile anche per i giovani.
Restano ancora da chiarire alcune questioni fondamentali, non ultima quella del reperimento dei fondi necessari per il buon funzionamento del centro, ma alcune idee in proposito sono già state avanzate.
Da parte dei giovani è emersa la disponibilità ad impegnarsi personalmente, da parte degli adulti la consapevolezza che questo cammino di accompagnamento dei giovani è un momento di crescita anche per loro stessi.
Anche se dunque non dovessimo vedere molti risultati concreti a breve distanza, la proposta del Centro Giovanile, ancora in fase embrionale sta già producendo buoni frutti di accoglienza e di condivisione.
Ognuno di noi ha bisogno dell’altro a cui può dare e da cui può ricevere molto…
Abbiamo bisogno anche di te! Unisciti anche tu in questa nuova realtà.
Ricordati: ci troviamo ogni venerdì alle ore 21.00 presso l’ex oratorio maschile e speriamo presto di poterlo chiamare “Centro Giovanile”.
Il Signore accompagni e sostenga il nostro impegno!

Giulia Barbieri