Domenica 24 marzo, si apre la Settimana Santa, la Settimana Autentica, come dice il suo antico nome, cioè la settimana più vera e la più santa di tutto l’anno liturgico, perché unisce strettamente l’ultima parte del cammino quaresimale con la solenne celebrazione del Triduo Pasquale. Essa si apre con il ricordo dell’Ingresso messianico di Gesù in Gerusalemme e con il segno dell’unzione di Betania (Domenica delle Palme), prosegue con le prefigurazioni antiche e premonizioni prossime della Passione (primi tre giorni feriali) e si compie nella celebrazione unitaria della Passione del Signore e della sua Beata Risurrezione (Triduo pasquale).
L’unità celebrativa del Triduo prevede poi al suo interno: la celebrazione vespertina “nella cena del Signore” (sera del Giovedì santo); la celebrazione della Passione del Signore (pomeriggio del Venerdì santo), completata dalla celebrazione vespertina “nella Deposizione del Signore”; la Veglia pasquale (notte del Sabato santo), dalla quale procedono tutte le Messe di Pasqua.
“In questo itinerario di giorni autentici e santi, Vitinei quali lo Sposo Cristo è sottratto alla Chiesa Sposa per esserle ridonato nella gloria sfolgorante della sua risurrezione, i fedeli sono chiamati a contemplare il volto dell’Amato con più intenso ascolto della Parola e più viva partecipazione alla preghiera liturgica, senza timore di sprecare l’unguento prezioso del proprio tempo e della propria vita”.