DON STEFANO CI SCRIVE

E’ con trepidazione e gioia che vivo questi pochi giorni che mi separano dall’ordinazione sacerdotale del prossimo 8 giugno e dalla celebrazione della Prima Eucaristia del 9. Anche se sto ancora concludendo i lunghi e costruttivi sette anni di seminario sento ormai nel cuore l’affetto delle persone di Mesero, che mi hanno accompagnato in questo cammino e che vivono la gioia di donare un giovane alla Chiesa, insieme all’accoglienza grande di chi, già da questo anno di diaconato, mi ha accolto con entusiasmo nelle parrocchie dell’UPG. Questo tempo, come tutti quelli che accompagnano una scelta definitiva, è per me segnato dal voler fare sintesi perché questo arrivo si possa trasformare in una nuova partenza.
E’ con queste premesse che descrivo l’immagine che ho scelto come ricordo della prima Messa: la scena rappresentata è tratta dal racconto di Gesù che cammina sulle acque (Mt 14, 22-33): Gesù si rivolge ai discepoli smarriti nel vederlo camminare sul lago con una frase che Giovanni Paolo II e Benedetto XVI hanno più volte rinnovato ai giovani e alla Chiesa universale: “Non abbiate paura”!
A questa segue: “Cristo non toglie nulla ma dona tutto”; è stata per me la spinta per iniziare un cammino vocazionale che nel giro di un anno mi ha accompagnato all’ingresso in Seminario nel settembre del 2006; insieme all’entusiasmo della Giornata Mondiale della Gioventù di Colonia, l’intelligenza della fede di Benedetto XVI e la mia situazione di vita, ho preso lo slancio per essere raccolto nelle braccia del Padre che da anni aspettava che mi donassi per Amore.
Guardando invece in primo piano alle mani che si stringono si può notare che, oltre a quella di Pietro, che sta affondando, e a quella del Signore, che lo attira a sé, ce n’è una terza: rappresenta la nostra mano; è proprio della dinamica evangelica, di chi si pone in ascolto della Parola di Dio, non restare esclusi dal dialogo con Gesù ma insieme essere coinvolti nella relazione d’Amore.
In questa direzione si colloca anche la mia vita spirituale: dopo aver sperimentato tante volte la mia debolezza, è con tanto stupore che mi sono sentito sollevato dalla mano di Gesù.
Inoltre un particolare che ritorna nella mia vicenda vocazionale è la barca: riprendendo la chiamata dei primi discepoli, proprio in Lc 5, 1-11, Gesù salì su una barca per dire a loro di gettare le reti e che, una volta tirate a riva, sarebbero diventati pescatori d’uomini; è su questa parola che anch’io ho tirato le reti a riva, dopo cinque anni di lavoro, per seguire Gesù in cammino verso il presbiterato. In un altro passo del Vangelo la barca si presta anche come trampolino di lancio per Pietro che, come troviamo in Gv 21, 1-14, riconoscendo Gesù risorto sulla riva del lago di Tiberiade, si getta in acqua per andargli incontro gridando: “E’ il Signore!”.
Questa Parola è l’abbraccio amoroso di Gesù che in questi anni mi ha permesso di camminare dietro a lui e di rialzarmi ad ogni caduta.
E’ con questa gioia che mi metterò anche al servizio delle comunità a cui sono stato inviato dall’Arcivescovo e che cercherò di servire, in modo particolare a partire dai più giovani, in maniera sinodale insieme agli altri presbiteri con cui condividerò i miei primi passi nel ministero.
E’ con vivace fermezza che portandovi nel mio cuore davanti a Gesù, proprio mentre riceverò lo Spirito Santo, che vi chiedo di pregare per me perché possa essere testimone del cuore generoso di Gesù e, con le parole di papa Francesco, collaborare per rendere una chiesa fatta di “cristiani coraggiosi e non inamidati”.

Con affetto e gratitudine
Vi abbraccio di cuore
Don Stefano

Un commento su “DON STEFANO CI SCRIVE

  1. Carissimo Don Stefano,
    Auguri dal cuore. Con Gioia ti apprezzo per la sua disponibilita’ al servizio di Dio e la sua communita’. Siamo davvero felici….Alcune parole d’amore…
    Spera nella providenza di Dio , va’ avanti nella piena fiducia…..
    prega sempre nel cuore…per poter vivere in un mondo senza amore….
    Mi e’ piachuto molto la sua scelta: “Cristo non toglie nulla ma dona tutto”. Ti prego speciale….
    Don Rejoy

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