Caritas: indumenti usati

Ci è giunto in questi giorni un appello da parte di Caritas Ambrosiana circa la raccolta di indumenti.
Ecco la lettera:

“Le Cooperative Sociali promosse dalla Caritas diocesana gestiscono sul territorio della Chiesa milanese il progetto di recupero indumenti usati finalizzato al raggiungimento di tre obiettivi importanti:
1. una seria e concreta opportunità per creare nuovi posti di lavoro per le cooperative sociali e non profit che coinvolgono persone dell’area del disagio sociale;
2. un’occasione di educazione contro il consumismo usa e getta, con particolare attenzione al riciclaggio come forma di trasformazione dello spreco in risorsa;
3. uno strumento capace di generare risorse economiche finalizzate alla realizzazione di servizi socio-assistenziali, sanitari ed educativi rivolti a persone in situazione di disagio.
Nell’intera Diocesi il progetto coinvolge 7 Cooperative Sociali (riunite sotto il marchio della Rete R.I.U.S.E. – Raccolta Indumenti Solidale ed Etica) dando lavoro a circa 60 persone e consentendo il recupero di circa 8.000 tonnellate di indumenti usati ogni anno. La Cooperativa incaricata del servizio per la nostra zona pastorale di Rho è la SPAZIO APERTO.
Dal 1998 ad oggi, grazie al lavoro di queste persone, è stato possibile destinare circa 2 MILIONI DI EURO a progetti di solidarietà promossi dalla Caritas Ambrosiana in Diocesi di Milano. Lo scorso anno sono stati erogati ben 290.000,00 euro! I cittadini non pagano nulla per questo servizio e con un semplice gesto innescano un circolo virtuoso fatto di lavoro regolare, relazioni umane e servizi di accoglienza.
L’attività di raccolta indumenti ha però registrato nel corso degli ultimi anni notevoli difficoltà.
Si moltiplicano nuovi soggetti che posizionano cassonetti per la raccolta indumenti su suolo pubblico e privato; molti di essi riportano marchi e loghi di associazioni ed ONLUS a cui sarebbero destinati parte dei proventi derivanti dalla vendita degli indumenti raccolti. Nessuno di loro è caratterizzato dalla completa gestione NO-PROFIT che invece caratterizza il servizio proposto dalla Caritas Ambrosiana attraverso le sue cooperative sociali. Questi soggetti posizionando i cassonetti sul territorio – riducono i quantitativi dalle nostre cooperative ed in alcuni casi arrivano ad offrire denaro ai Comuni per avere l’esclusiva della raccolta su alcuni territori.
Siamo pertanto in difficoltà e chiediamo aiuto a tutti i Parroci che ancora non hanno un cassonetto su suolo parrocchiale, affinché concedano il permesso di installarne almeno uno al fine di garantire alla Cooperativa territorialmente competente di rendere sostenibile economicamente il servizio, garantendo così il posto di lavoro a chi attualmente svolge la mansione di svuotamento dei cassonetti. Benché molti cassonetti siano di colore giallo, è necessario precisare che i cassonetti per la raccolta indumenti NON SONO TUTTI UGUALI,
solo i cassonetti Caritas riescono infatti a “DONARE VALORE” sociale, occupazionale, ambientale e solidaristico ai capi che vengono donati.
Alcuni Parroci nutrono timori in merito alle possibili ripercussioni sul decoro e la pulizia delle aree in cui si installano i cassonetti, purtroppo gli atti vandalici sono un dato oggettivo, ma possiamo comunque garantire alcune strategie che riducono al minimo tale problema (posizione adeguata, due o tre svuotamenti settimanali, immediata disponibilità a risolvere situazioni critiche, disponibilità a ritirare il cassonetto se la problematica risultasse particolarmente grave …). Tutti i cassonetti installati sono del tipo SICURCASS-01 certificati in materia di sicurezza. Infine, nel 2014 la Caritas diocesana realizzerà il “Premio del valore donato”: le tre Parrocchie di ciascuna Zona pastorale che faranno registrare il maggior peso pro-capite di indumenti conferiti nel cassonetto, riceveranno un contributo rispettivamente di € 500,00, 300,00 € e 200,00 € da destinarsi al Centro di Ascolto della Caritas parrocchiale”.
Dopo questo scritto di Caritas ambrosiana, rassicurati dalla sicurezza del cassonetto e dal tempestivo servizio di svuotamento o di criticità, abbiamo pensato di adottare un cassonetto nei pressi dell’entrata del Centro di ascolto Caritas Mesero in via papa Giovanni XXIII, 5.

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