Un commento su “Eluana non ha mai espresso la volontà di morire

  1. ELUANA NEL PAESE DEI GARANTI

    Nessuna pietà umana. Solo falsa, falsissima inumana pietà.
    Questo è l’uomo moderno, quello evoluto, quello colto, il padrone del nuovo millennio.
    La medicina fa passi da gigante. Vero.
    I dotti luminari “illuminati” esultano: “Saremo in grado di portare l’aspettativa di vita fino a 120 anni !!”. Postilla: “se sei sano, ma se vegeti…NO !” Non sei idoneo…non puoi ambire a questo traguardo quindi basta soffrire, questa non è vita.
    “Ci pensiamo noi ad aiutarti Eluana. Non temere ti accompagneremo passo dopo passo al dolce trapasso e non ti lasceremo mai sola”.

    Non ti fidare Eluana. Non degli uomini…

    Tradita, umiliata, abbandonata.
    Sei al capolinea per volere di chi avrebbe dovuto difendere a tutti i costi la tua vita e non lo ha saputo fare fino in fondo. Non poteva più sopportare di vederti soffrire così ancora chissà per quanto tempo. Sì perché tu soffrivi ma lui di più. E la sofferenza non vale ugualmente per tutti. C’è sofferenza e sofferenza. C’è il diritto all’autodeterminazione il famoso “testamento biologico”. Ma occorre distinguere la sofferenza dei capaci che é vera sofferenza da quella dei vegetanti che è materia ancora oscura alla scienza.
    E non importa se dalla tua sofferenza trasuda un amore grande come quello delle sorelle misericordine che ti hanno da sempre accudito. Non importa quello che potevi sentire, capire, percepire. Il tribunale di Milano ascoltati i vari esperti ha stabilito che si poteva procedere con l’interruzione del trattamento di idratazione, condannandoti di fatto a morte certa (e pensare che in base alla legge italiana lo stesso tribunale potrebbe condannare sino ad un anno di reclusione, il proprietario di un cane che per qualsiasi motivo accertato mancasse di alimentarlo. Giusto. Dignità e diritti agli animali. Del resto non ci hanno sempre detto che siamo delle scimmie evolute).

    “Non soffrirà Eluana” dicevano i dottori. A morire ci metterà dai 7 ai 10 giorni questa è l’asta del boia…chi offre di più ?

    Eri forte la vita pulsava inesorabile in te, ma “inaspettatamente” il tuo corpo immobile da 17 anni in quel letto ha ceduto all’abominio del male travestito da bene (ecco l’inganno satanico che opera nel mondo). “Ma come solo 4 giorni senza acqua ne cibo, davvero insolito” dicono i professori, “non ce lo aspettavamo”.
    Patetici.
    Nessuna sofferenza ?. E i sedativi a cosa sono serviti?

    La verità non la sapremo mai. L’unica certezza è che Eluana è stata uccisa a norma di legge. Con buona pace di chi si impegna ad essere garante… Ma questa è un’altra storia…

    Sì, ma la storia ci insegna?
    Risposta: NO !
    Abbiamo dimenticato i vari Welby, Terry Schiavo e tanti altri che come loro hanno portato e portano la stessa croce di Eluana. A suo tempo gli stessi benpensanti indignati e commossi dissero:
    “Mai più. Facciamo in modo che questo sacrificio non sia vano”.
    E vano fu.

    Parole di circostanza partorite da teste vuote. Uomini dal cuore indurito e dal cervello atrofizzato. Sostenitori asserviti al nichilismo globale affetti dal delirio di onnipotenza e onniscienza. Sono proprio loro i “vegetali” che camminano e non pensano, ma sanno applicare i codici e stabiliscono minuziosamente protocolli di morte come fossero pratiche notarili. Tutti lì a monitorare, a verificare perché tutto si svolga “secundum legem” appunto. Mass media come avvoltoi pronti a saltare addosso al cadavere di turno. Giornali, talk show televisivi ove troneggiano esperti tuttologi, o semplici presenzialisti. Dicono sempre le stesse frasi: “La situazione è complessa – non è facile stabilire – forse si poteva evitare – certo le istituzioni potevano..“. Parlano, straparlano, vomitano sentenze ma nessuno tace e giammai prega. Tante, troppe persone con il telecomando in mano invece del rosario. Ed è li davanti alla TV che professano la loro fede. Mangiano, bevono e non sono mai sazi. Chiamiamola insaziabile “fame di mondo”.
    E lo spirito ?
    Come Eluana , senza nutrimento è morto, sepolto.
    Manca la preghiera, quel momento di vero accorato raccoglimento dove meditare l’essenza di quanto è avvenuto in quella stanza di Udine.
    Inutile.
    Qualcuno dirà “tutto è compiuto” dimenticandosi che Cristo poco prima di “espirare e spirare” sul legno della croce ha proseguito dicendo: “Padre nelle tue mani rimetto il mio Spirito”.
    Sperimentiamo dunque l’abbandono fiducioso alla volontà di Dio qualunque essa sia, qualunque sia il prezzo da pagare, consapevoli che il peso da sopportare sarà solo la centesima parte dell’amore che riceveremo in cambio.
    Impariamo anche noi a dire: “ Signore, io non sono padrone di nulla, affido tutto a Te che mi ami e mi sei Vero Padre”.
    Solo attraverso questa luce di speranza che viene da Dio, possiamo dare un significato all’esistenza e al sacrificio di tutte le Eluana del mondo. Solamente così la loro personale via-crucis terrena troverà compimento nella missione che Dio ha preordinato per loro dall’istante in cui le ha donate al mondo al momento della loro rinascita al cielo.
    Signore per questo accogli Eluana nella tua eterna pace e abbi misericordia della nostra pochezza.
    Disse Gesù: “Avevo fame e non mi deste da mangiare, avevo sete e non mi deste da bere”.
    Uomo fai silenzio e se la ritrovi interroga la tua coscienza…
    MG

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