Le giornate Eucaristiche

La fede in Gesù vivo e operante oggi nella Chiesa, in primo luogo nel Sacramento dell’Eucaristia, ci fa guardare alle Giornate Eucaristiche come a una Grazia per la nostra vita cristiana, sia personale che comunitaria.
Vorrei invitare in modo particolare adolescenti, giovani e famiglie che hanno i figli a catechismo (di solito sono le categorie di persone più latenti) a valorizzare questa occasione di incontro con il Signore: Egli è davvero capace di rinnovare la nostra vita, se gli diamo tempo! Occorre solo provare per credere… Anche Simon Pietro, dopo aver faticato tutta notte senza prendere nulla, disse a Gesù: “sulla tua parola getterò le reti” e avendolo fatto, un grande stupore prese lui e i suoi amici… per la pesca miracolosa!
Anche N. ha cominciato a pregare davanti a Gesù nell’Eucaristia e con stupore vide la propria vita riempirsi di senso… e di gioia!

Don Giuseppe Colombo

5 commenti su “Le giornate Eucaristiche

  1. Come poterti vedere o Gesù se non nello splendore del Sacramento Eucaristico.
    Come poterti parlare se non davanti a quell’altare ove ogni giorno discendi a cambiare il pane nel Tuo Corpo Mistico e il vino nel Tuo Sangue versato fino all’ultima goccia.
    Come poterti adorare se non nella pace del cuore che solo Tu sai donarci.
    Come poterti chiamare se non Amore che supera ogni umana comprensione.
    Come poterti seguire se non sappiamo perdonare, nemmeno a noi stessi.
    Come poterti amare se a fatica doniamo amore.
    Come?
    Cercando,testimoniando,amando.

  2. Gesù lo ha detto in parole chiare:
    “VENITE A ME VOI TUTTI CHE SIETE AFFATICATI E OPPRESSI E IO VI RISTORERO'”!
    Chiunque di noi ha bisogno di questo ristoro, di questa “ACQUA VIVA” che fa placare la sete…. Si’ la SETE D’AMORE…. ormai sempre più diffusa.
    Che immensa occasione di grazia su questa terra sono le Giornate Eucaristiche!!!
    Presto accorriamo numerosi ai vari appuntamenti! Magari solo per sostare davanti a Gesù Eucaristia solo per pochi momenti e raccontare a Lui tutti i nostri dispiaceri, problemi e intrighi della vita! Diamo a Lui tutta la nostra fiducia. Certamente non verrà Lui di persona a sistemare le nostre esistenze, ma SICURAMENTE non ci lascerà privi del suo Santo Spirito che ci suggerirà tante buone azioni da mettere in atto e ci farà trovare la strada migliore per continuare a vivere! E’ questo il ristoro che noi uomini abbiamo bisogno in ogni istante della nostra vita!

  3. E’ bello quanto scrive Annalisa.Forse dovremmo impare a considerare Gesù proprio come un amico a cui confidare le nostre preoccupazioni ma anche le nostre gioie nella certezza che ne le prime soffocheranno nel suo Cuore Misericordioso per dare vita e nutrimento alla speranza che è in noi Cristiani innamorati di Cristo.
    Grazie Anna per lo spunto.

  4. I miei doverosi ringraziamenti per questa straordinaria occasione:
    – grazie Gesù perchè, come si legge nella riflessione, hai dato senso vero alla mia vita, hai dato ordine ai miei pensieri, hai placato le mie ansie,…
    – grazie al Don Giuseppe, strumento del Signore, che ci offre costanti opportunità di adorazione (deserto in città del giovedì sera) e che è sempre pronto e disponibile all’ascolto e al consiglio, alla confessione e alla condivisione. Grazie Don per quel che fa sempre per tutti noi, per quel che da ad ognuno di noi e per il prezioso tempo che ci dedica nonostante i numerosi impegni!!

  5. Concordo pienamente con quanto scrive Barbara. Le Sante Quarantore sono certamente un momento di grazia profonda. L’appuntamento con Gesù alla fine di ogni giornata è quanto di meglio si possa desiderare. Dice il Signore:”Venite da me, voi tutti che siete stanchi e oppressi e io vi darò riposo. Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me che sono mite e umile di cuore, e troverete riposo per le anime vostre. Poiché il mio giogo è soave e il mio peso è leggero”
    Di sera specialmente durante la settimana e dopo cena con una giornata di lavoro alle spalle, la stanchezza potrebbe indurci a ricercare il meritato riposo avvolti dal tepore di casa e dalla morbidezza mai così apprezzata del divano di casa…ma sarebbe una soddisfazione a metà quella del corpo se lo spirito rimane nella tribolazione. Davanti al Santissimo ritroviamo la pace del cuore nel riposo in Dio e assaporiamo quell’anticipo di paradiso (la meta a cui tutti dobbiamo tendere) che rende speciale e unica la nostra presenza terrena. E la stanchezza in noi svanisce, avvolti da quell’Amore (Cristo) che rende dolce ogni fatica.

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