Rinnovo consiglio pastorale

Parte con questa prima domenica di marzo la raccolta delle candidature per il rinnovo del Consiglio Pastorale
Parrocchiale. Si può segnalare al Parroco la propria disponibilità o indicare qualche nome di persone che
corrispondono alle tre fasce di età, corrispondenti alle tre liste: la prima lista dai 18 ai 35 anni, la seconda
dai 35 ai 60 e la terza dai 61 anni in su.

La commissione elettorale della nostra Parrocchia nel frattempo si riunirà giovedì 5 marzo alle ore 21,00 presso la segreteria parrocchiale per raccogliere le prime adesioni e coadiuvare il Parroco nella formazione delle liste.
Si prevede una certa difficoltà nel raccogliere nomi per la terza lista, in modo particolare, quella dei più maturi, dai 61 anni in su: non abbiate paura a proporvi! Coraggio!!!
Continuando le riflessioni a margine dell’esperienza in merito, alcuni intendono il CPP come una posizione di prestigio o di comando, altri ancora come uno strumento di controllo delle attività della Parrocchia e del Parroco e altri ancora lo vedono come occasione per proporre e promuovere le proprie attività che interessano di carattere episodico e non pastorale. Niente di più sbagliato!
Si fa parte del CPP perché si ama la propria Parrocchia, perché si ama la Chiesa e si vorrebbe renderla più viva e corrispondente al Vangelo e alla missione di evangelizzazione
. Nel CPP si fa esperienza di servizio, di consiglio, di corresponsabilità. Si entra a far parte del CPP per aiutare il Parroco, il Pastore che rappresenta il Vescovo, nel costruire la Comunità Cristiana che spesso manca di consapevolezza e presenza. La nostra Parrocchia formalmente esiste, ma non come Comunità di persone che credono e si assumo le proprie responsabilità nel campo educativo (vedi la difficoltà nel “reclutare” persone disponibili a fare la catechista, l’educatore in Oratorio, il barista, l’aiuto concreto e fattivo in occasione dell’oratorio estivo e non ultimo per le pulizie!), nel campo di testimonianza e impegno cristiano nella Scuola e nel mondo del lavoro (manca una proposta di pastorale politico/sociale nella sua dimensione più bella e densa del termine, persone che rivitalizzano la Caritas parrocchiale e non solo il centro di ascolto), nel campo della famiglia con tutte le attinenze (scolastiche, educative, culturali, il mondo degli anziani e degli ammalati…), nel campo della cultura…
Sento dire che per far parte del CPP bisogna avere tempo: non è proprio così! Il CPP non è costituito da fannulloni, né da persone che devono assumersi tutte le responsabilità che gli altri non si prendono! NO! Chi si candida e verrà eletto ha il compito di lasciarsi coinvolgere da un lavoro di condivisione con il Parroco e di animazione-coinvolgimento di tanti altri, di tutti quelli che si lasciano interessare e appassionare.
C’è molta gente demotivata in giro, forse anche scoraggiata, delusa che inconsapevolmente o consapevolmente
demotiva ulteriormente altri. Di certo il CPP non è il the best dei migliori, ma un nucleo di persone in cui far nascere la corresponsabilità dei laici, nel bene della propria comunità e nel campo del mondo in cui la Chiesa si trova a vivere la sua missione evangelizzatrice. Credo che molti adulti devono svuotare mentalmente
l’immagine di CPP a cui sono stati abituati: ci si lascia coinvolgere per amore di Cristo, della Chiesa e di se stessi, per amore della propria comunità e per collaborare con il Parroco nel cercare il vero bene!

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