8 novembre: giornata diocesana caritas

Dopo un anno di riflessione “operativa” che ha ruotato attorno alle tematiche del nutrire, del cibo, della fame, ci sembra opportuno fermarci a cogliere con rinnovata consapevolezza le fonti ispiratrici del nostro operare, rispondere alla domanda sul perché facciamo quello che facciamo, ma anche sul perché lo facciamo in un determinato modo.
L’invito, che, attraverso i vari eventi ecclesiali, a tutti livelli ci viene rivolto, è quello di guardare a Gesù, alla sua umanità, al suo stile di cura nei confronti degli uomini da lui incontrati. Si tratterà di distillare dal modo di essere e dal modo di fare di Gesù il suo modo di concepire l’uomo, l’umano, nei suoi rapporti costitutivi (con Dio, con gli altri uomini, con il creato) per trarne indicazioni precise circa il perché occuparci dell’uomo e come farlo, affinché questo occuparci di lui sia rispettoso della sua identità profonda e dunque capace di farlo progredire.
Mantenendo viva l’iniziativa “LA CATENA DEL LATTE” nella prima domenica del mese, nella stessa proponiamo un’altra iniziativa, la “DAMMI IL 5” che consiste nel raccogliere materiale scolastico (penne, matite, quaderni e quant’altro) e buoni pasto per la Scuola (elementare e medie). Ci siamo resi conto che un piccolo gruppo di bambini e ragazzi delle nostre Scuole fatica ad avere il materiale scolastico e i buoni pasto per la mensa, per cui con l’iniziativa “Dammi il 5!”, espressione che i ragazzi di oggi interpretano come un incoraggiamento, un invito a non lasciarsi andare e acquisire coraggio, e noi di coraggio gliene vogliamo dare! Questa iniziativa parte con domenica 8 novembre e si conclude con la prima domenica di giugno.
Un grazie a quanti vogliono partecipare anche con un’offerta di € 5,00 al mese!
Ripetiamo: anche questa iniziativa chiede la massima libertà di adesione, ma non lasciamo la carità alle parole e ai proclami, bensì passiamo all’azione! I casi interessati sono monitorati dal nostro centro di Ascolto Caritas, che verifica le reali difficoltà e necessità delle famiglie interessate e segue con attenzione l’utilizzo (non consegniamo mai soldi a chi bussa la porta, ma solo strumenti per far fronte alle proprie necessità!). Lavoriamo perché la Carità non sia assistenzialismo, ma un sostegno guidato e temporaneo finché la famiglia si trova in emergenza!

Lascia un commento