“Tra un po’ di storia … e un ricordo”

Un ricordo di una suora di Mesero

ISTITUTO FIGLIE DI MARIA AUSILIATRICE
Via Ateneo Salesiano, 8 I – 00139  R O M A

Carissime sorelle,
il giorno 7 agosto 2008, il Signore ha visitato di nuovo la nostra casa “Maria Auxiliadora” di Viedma – Rio Negro (Argentina), per portare con sé a godere la sua visione beatifica la nostra cara sorella

Suor MORONI Rosa Ida
Nata a Mesero (Milano) il 17 maggio 1923

Professa a Casanova di Carmagnola (Torino) il 5 agosto 1949 Appartenente all’Ispettoria Argentina “San Francesco Saverio”

Rosa nasce in una famiglia dai saldi principi cristiani, composta dai genitori e da sette figli: due fratelli e cinque sorelle. Terminata la scuola elementare e, dopo aver compiuto 14 anni, iniziò a lavorare nella fabbrica di tessuti a Furato un po’ lontana da casa. All’inizio andava a piedi con il papà e poi in bicicletta fino a 23 anni. Frequentava l’oratorio delle Suore del Preziosissimo Sangue ed era presidente dell’Azione Cattolica. Attraverso l’amica, suor Maria Paola Garavaglia FMA, conobbe il nostro Istituto dove già si trovava la cugina suor Pierina Moroni. Il Parroco, don Giuseppe Airaghi, la orientò e l’aiutò nella sua decisione di seguire Cristo e di essere tutta sua. Anche la sorella Amalia fu poi FMA.
Rosa entrò come Postulante ad Arignano il 31 gennaio 1947 e visse i due anni di Noviziato a Casanova. Di quel periodo ricordava la cara Maestra, suor Giulia Mia, verso la quale nutriva molta fiducia, e il bel gruppo di Novizie: 80!
Dopo la Professione religiosa fu inviata a Torino “Madre Mazzarello” per prepararsi alla missione. Il 27 settembre 1950 suor Rosa giunse in Argentina. Nel collegio “Maria Auxiliadora” di Batti a Blanca mentre imparava la lingua era portinaia. Nel 1955 a Junin de los Andes fu responsabile del guardaroba delle interne e maestra di laboratorio. Svolse anche la missione di economa, infermiera, catechista, assistente e incaricata dell’oratorio nelle case di General Acha, Saldungaray, General Roca, Villa Regina, Sanatorio “Maternidad del Sur” Bahia Blanca, Ragion. Comodoro Rivadavia.
Ovunque suor Rosa ha lavorato con molto entusiasmo apostolico e creativa generosità nel collaborare all’estensione del Regno di Dio. Si distingueva per la finezza di tratto e la gentilezza, che — come nota la sorella suor Amalia — aveva ereditato dalla mamma. A Pomodoro Rivadavia le venne anche affidata la cura spirituale degli ammalati che si trovavano ricoverati nell’ospedale.
Altre case dell’Ispettoria godettero del suo ardore missionario e della sua dedizione ai bambini, ai poveri, agli ammalati e ai bisognosi. Dal 1973 al 1983 ritornò di nuovo al collegio “Maria Auxiliadora” di Bahia Bianca, dove, oltre alla responsabilità della portineria, fu instancabile catechista in un rione periferico della città mentre si industriava a cercare aiuti economici per costruire la Cappella dedicata a “Nostra Signora degli Immigrati”.
Nel 1999 le superiore la destinarono alla casa di Viedma dove trascorse gli ultimi anni della sua vita, provata come l’oro nel crogiuolo della malattia che la costrinse prima sulla sedia a rotelle e poi per lunghi mesi nel letto del dolore.
Cara suor Rosetta, la tua vita di missionari a salesiana, semplice, umile, sacrificata, offerta nel lavoro e nella preghiera costante, e un prezioso esempio per ciascuna di noi. Dal cielo benedici i tuoi familiari, la nostra Ispettoria, l’Istituto e intercedi presso il Signore affinché ci mandi molte e sante vocazioni, con l’ardore e lo zelo per la salvezza delle anime che hai avuto tu.

L’Ispettrice
Suor Elvira M. Zamboni

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