Durante questa terza settimana di Quaresima verrà distribuito in tutte le case il volantino che annuncia la raccolta straordinaria che in Parrocchia si vivrà sabato 17 e domenica 18 marzo. E’ un momento di solidarietà con chi è più sfortunato di noi e con chi vive alle prese con problemi di non facile soluzione. Tutto il materiale sarà raccolto in Oratorio Maria Immacolata e poi trasferito alla Caritas Parrocchiale e al centro dei Padri Passionisti che a Tonga hanno una missione di particolare importanza.
Non dimentichiamo l’appuntamento di martedì con il Cardinale Angelo Scola, che ci invita a sostare sotto la croce riprendendo le stazioni della via crucis per entrare nel profondo di una pratica cristiana che risale al medio evo.
Anche questa settimana ci permettiamo di estrapolare un breve passaggio della riflessione del Cardinale tenuta martedì 6 marzo. Ecco il brano che abbiamo scelto:
L’episodio del Cireneo ci dice che dalla compassione nasce la solidarietà. Lo vediamo bene negli aspetti decisivi della nostra vita quotidiana: gli affetti, il lavoro, il riposo. La “compassione” rappresenta un fattore di coesione sociale, può essere principio di una società giusta e umana. Ci spinge fino a farci carico del male e del dolore di coloro che non riescono a portarlo sulle proprie spalle.
A questi aspetti decisivi della nostra vita vuole richiamarci il VII Incontro Mondiale delle Famiglie impreziosito dal dono straordinario della presenza per ben tre giorni di Benedetto XVI tra noi. …
Qualche anno fa in Francia, a Nizza, venne proposto a tutti gli studenti liceali e universitari un Concorso in cui si chiedeva di rappresentare graficamente la loro immagine di Dio. Vinse un liceale con un disegno così concepito: nella fascia alta del foglio un cielo chiaro e nuvole illuminate da mille colori, sotto un volto bellissimo, secondo l’ideale greco dell’uomo apollineo e infine, nella parte inferiore del foglio, un mondo in rovina: macerie, la devastazione dello tsunami, teatri di guerre e di attentati, morti… con questo titolo: Dieu, le tout puissant, incapable – Dio, l’Onnipotente, un incapace.
Invece quest’Uomo dal cui abbraccio siamo stati attirati fin qui anche questa sera è l’esatto contrario: è l’ Impotente capace, tanto è vero che rigenera la vita. La Bellezza – a ben vedere – è in questo volto sfigurato che ci dice la disponibilità di Dio a dare la Sua vita per noi; o, per usare la parola giusta, ci dice il Suo sacrificio. Il sacrificio oggettivo non annulla il desiderio di felicità che abita nel nostro cuore. Anzi lo compie! Per questo il sacrificio nell’esperienza del Crocifisso e di quelli che si pongono alla Sua sequela, i martiri, si trasfigura in Bellezza.
«Il tuo volto, Signore io cerco» (Salmo 26): il Volto dell’Impotente capace è il Volto della misericordia. Cercare il Volto della misericordia è l’essenza del cuore dell’uomo, la più alta aspirazione della ragione.
Come la Veronica sono migliaia i cristiani che, dalla mattina di Pasqua fino ad oggi, si spendono personalmente in opere di carità in tutto il mondo. Prendiamo questa sera la decisione di donare in questo tempo di Quaresima, almeno una volta, un po’ del nostro tempo libero, agli ammalati, agli anziani, ai carcerati, a quanti sono soli.
Riflessione
Prima riflessione quaresimale del Cardinale
Vi segnaliamo alcuni passaggi della riflessione del Cardinale nella celebrazione di martedì 28 febbraio che meritano la nostra attenzione.
Gesù è caricato della croce (cfr Gv 19,17). Caifa consegna Gesù a Pilato, Pilato lo consegna alla folla… e Lui si consegna agli uomini per amore. L’Innocente ingiustamente condannato non subisce il verdetto come una sciagura: Egli, in modo per noi sconcertante ma rivelatore, si erge come il protagonista della scena. L’Innocente consegna se stesso: è certamente caricato della croce, eppure è Lui a prenderla su di Sé.
Gesù condannato a morte ci urge a farci carico, a nostra volta, del mondo, a prendere su noi stessi la sorte degli innocenti. Infatti, «da quando Gesù si è lasciato percuotere, proprio i feriti e i percossi sono immagine del Dio che ha voluto soffrire per noi. Così, nel mezzo della sua passione, Gesù è immagine di speranza: Dio sta dalla parte dei sofferenti» (J. Ratzinger – Benedetto XVI, Gesù di Nazaret 2, 224).
Ogni giorno, purtroppo, siamo colpiti da un diluvio di immagini e di notizie che ci dicono che l’innocenza è disprezzata, violata, sacrificata. Eppure solo l’innocenza è fonte di speranza e di edificazione umana e sociale. Gli innumerevoli testimoni, consapevoli o inconsapevoli, dell’Innocente Crocifisso sono lì a dimostrarcelo. Accogliendo liberamente la condanna che Gli viene inflitta, Gesù diviene un interlocutore affidabile della nostra persona segnata dal male e dalla ribellione. Scrive acutamente il poeta Luzi: «Sfogare sopra un misero e indifeso corpo umano che hanno nelle loro mani, l’astio d’un antico e inconfessato paragone con la divinità,questo li esalta». È la tentazione, sempre insorgente nell’uomo, di sfidare Dio, di chiamarLo in giudizio davanti al tribunale del mondo, di sottrarsi a Dio e ad ogni dipendenza. Una tentazione che nelle società secolarizzate del nostro tempo rischia di farsi sistema. Ma spesso l’inaccettabilità rabbiosa di Dio, del Padre, è l’altra faccia del bisogno struggente di Lui.
Come duemila anni fa anche questa sera l’Innocente Condannato sta, inerme, davanti a noi uomini sofisticati del Terzo Millennio. Il Suo sguardo implorante ci ripete: «Milano, non perdere di vista Dio». Chi di noi potrà accusarlo di essere nemico dell’uomo?
È lo stesso Luzi a dirci la potenza del Suo abbraccio quando mette sulle labbra del Crocifisso l’invocazione al Padre: «Eppure abbi pietà, perdonali». Questo radicale eppure congiunge inscindibilmente tutta la profondità del nostro male con l’abisso insondabile della misericordia di Dio. Gesù, infatti, «portando la croce, si avviò verso il luogo detto del Cranio, in ebraico Gòlgota, dove lo crocifissero» (Gv 19,17-18).
- Scarica il file con il testo integrale della riflessione:
Quaresima 2012: il messaggio del Papa
La Quaresima è alle porte: sarà un tempo di penitenza, di conversione e di solidarietà. Un tempo per raggiungere le radici della nostra fede e ristabilire un cammino veramente cristiano della nostra fede e testimonianza. Prepariamoci a vivere gli incontri di preghiera e riflessione con il nostro Cardinale Scola nei primi 4 martedì di Quaresima, seguendo la celebrazione sulle frequenze di Telenova.
In sacrestia potrete trovare i sussidi per seguire le celebrazioni e le riflessioni con maggiore vivacità ed eventualmente le diverse fotocopie delle singole quattro celebrazioni (settimana per settimana).
Ma lasciamo che sia la parola del Papa a ritmare l’inizio della Quaresima:
Buone feste a tutti!
A tutti l’augurio perché il mistero del Natale ci riempia di una grande luce e alimenti in noi una speranza robusta e forte! Lascio la parola a Benedetto XVI, il quale nel discorso di Natale dell’anno scorso ha detto cose molto belle: siano parole capaci di accendere in noi qualche riflessione intensa davanti al presepio delle nostre case. Auguri a tutti!
“Il Verbo si fece carne”. Di fronte a questa rivelazione, riemerge ancora una volta in noi la domanda: come è possibile? Il Verbo e la carne sono realtà tra loro opposte; come può la Parola eterna e onnipotente diventare un uomo fragile e mortale? Non c’è che una risposta: l’Amore. Chi ama vuole condividere con l’amato, vuole essere unito a lui, e la Sacra Scrittura ci presenta proprio la grande storia dell’amore di Dio per il suo popolo, culminata in Gesù Cristo. In realtà, Dio non cambia: Egli è fedele a Se stesso. Colui che ha creato il mondo è lo stesso che ha chiamato Abramo e che ha rivelato il proprio Nome a Mosè: Io sono colui che sono … il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe … Dio misericordioso e pietoso, ricco di amore e di fedeltà (cfr Es 3,14-15; 34,6). Dio non muta, Egli è Amore da sempre e per sempre. E’ in Se stesso Comunione, Unità nella Trinità, ed ogni sua opera e parola mira alla comunione. L’incarnazione è il culmine della creazione. Quando nel grembo di Maria, per la volontà del Padre e l’azione dello Spirito Santo, si formò Gesù, Figlio di Dio fatto uomo, il creato raggiunse il suo vertice. Il principio ordinatore dell’universo, il Logos, incominciava ad esistere nel mondo, in un tempo e in uno spazio. “Il Verbo si fece carne”. La luce di questa verità si manifesta a chi la accoglie con fede, perché è un mistero d’amore. Solo quanti si aprono all’amore sono avvolti dalla luce del Natale.”
Don Giorgio Fantoni
Giornata Diocesana della Caritas Ambrosiana
Domenica 6 novembre, nella liturgia celebriamo la festa di Gesù Cristo, Re dell’universo, una regalità che si dimostra forte nell’amore e nella carità! Quest’anno si ricorda un anniversario particolare: 40 anni di Caritas in Italia, pioniera di molte iniziative nel nostro Paese e nel mondo. E’ una giornata per ricordarci che l’Eucaristia che celebriamo ogni domenica trova il suo frutto maturo nella vita di carità, nel prenderci a cuore i nostri fratelli con intelligenza e con gesti opportuni, che possono far riscoprire la dignità di ogni persona umana e portare quanti sono poveri a recuperare una visione della vita, capace di dare speranza e autonomia. Un grazie grande a quanti si danno da fare per venire incontro alle necessità di tante persone, ai centri di ascolto, agli operatori, alle persone che danno il loro contributo, a quanti partecipano mensilmente alla raccolta viveri.
Don Giorgio Fantoni