Le strutture parrocchiali e tutto quello che concerne alle attività parrocchiali sono sostenute dalla generosità di molti volontari. Sarebbe utile che molti altri si sentissero chiamati a prendersi cura di questa “casa comune”, che è la parrocchia. Si tratta di dedicare anche solo qualche ora per contribuire alla vita della parrocchia. Collaborare insieme agli altri è anche un modo per poter condividere del tempo e costruire relazioni nello stile del servizio.
Se dunque qualcuno avesse la disponibilità e desiderasse inserirsi per contribuire in modo più attivo al cammino parrocchiale, contatti don Romeo.
Le possibilità sono diverse: pulizie oratorio- chiesa – sala della comunità; servizio bar in oratorio; ecc..
Non dimentichiamo anche la possibilità di inserirsi nei cori parrocchiali, nel gruppo lettori e nella Caritas.
Calendario pastorale
Lunedì 25 ore 21.00 Corso in preparazione al matrimonio, presso il Santuario della Famiglia.
Sabato 2/03 ore 18.00 Conclusione corso in preparazione al matrimonio a Marcallo.
ore 21.00 Spettacolo teatrale a cura della compagnia “ Vent e Acqua”, presso la sala della comunità.
Raccolta viveri Caritas parrocchiale . Necessitano: Latte UHT – Zucchero – Marmellata – Tonno – Legumi ( no piselli).
Domenica 3 ore 12.30 Pranzo “ in gioco” per il carnevale presso l’oratorio.
Iscrizioni presso la cartoleria Zoia entro il 25 febbraio, specificando numero adulti e ragazzi. Quota: 5 €.
ore 15.00 Catechesi comunione 1.
Raccolta Viveri Caritas parrocchiale.
Calendario pastorale
Domenica 17 ore 15.00 laboratorio per il carnevale presso l’oratorio.
Lunedì 18 ore 21.00 Corso in preparazione al matrimonio, presso il Santuario della Famiglia.
Martedì 19 ore 10.30 Spettacolo teatrale: “Cenerentola e il principe scomparso”, presso la sala della comunità.
Domenica 24 ore 14.00 Meeting dei chierichetti del decanato di Magenta, presso la parrocchia di “ S. Cristoforo” – Ossona.
ore 15.30 Prima confessione comunione 3, presso la chiesa parrocchiale.
Dalla relazione alla connessione
Il 14° Rapporto Censis-Ucsi sulla Comunicazione – intitolato “I media e il nuovo immaginario collettivo”, realizzato con il contributo e il sostegno di Facebook, Mediaset, Rai, TV2000, Wind/Tre – fotografa un Paese nel quale «i new media digitali non solo hanno ridefinito i nostri orizzonti spaziali e temporali, le nostre attese e priorità, ma hanno anche contribuito a ricodificare di fatto il rapporto con la realtà, influenzando la formazione dell’immaginario collettivo, mutando percezioni e narrazioni dominanti: i valori di riferimento, i simboli, le icone, i miti della contemporaneità, insomma lo spirito del tempo». Nonostante il racconto comune e i messaggi che spesso vengono veicolati dalla politica, dal rapporto emerge con evidenza come tra i fattori ritenuti più centrali nell’immaginario collettivo italiano vi sia il posto fisso con il 38,5%, seguito dai social network, dalla casa di proprietà e dallo smartphone: un mix di vecchio e nuovo che caratterizza la nostra società e il nostro vivere. Dalla ricerca, poi, si evince come il 75,2% degli italiani utilizzi internet, mentre lo smartphone sia posseduto dall’89,3% dei giovani. WhatsApp, Facebook e YouTube risultano essere le piattaforme preferite, ma comincia a decollare anche Instagram. Infine, si sono spesi 22,8 miliardi di euro nell’ultimo anno per cellulari, servizi di telefonia e traffico dati. La ricerca mostra come nell’arco di dieci anni, grazie alla diffusione delle tecnologie digitali, la trasformazione dei media tradizionali abbia provocato un cambiamento così profondo da non poter essere previsto né guidato. Queste alcune delle sottolineature che emergono dal rapporto: innanzitutto vi è stata una personalizzazione nell’impiego dei mezzi di comunicazione che ha provocato una diffusione su larghissima scala di piattaforme, giornali, strumenti di informazione che hanno affiancato i tradizionali canali della comunicazione professionale; con l’avvento dei social, poi, gli studiosi hanno cominciato a parlare di era biomediatica, quella cioè caratterizzata dalla condivisione delle proprie biografie e di un individualismo alquanto accentuato; questa nuova fase, infine, ha come sua caratteristica centrale, quella cioè «della primazia dello sharing sul diritto alla privacy: l’io è il contenuto e il disvelamento del sé digitale è diventata la prassi comune». Lo smartphone è diventato l’oggetto di culto; la potenza di internet e dei social network, con cui filtrare personalmente il mondo esterno e condividere l’espressione di sé (il selfie ad esempio) sono l’emblema dell’autoreferenzialità individualistica. Tra gli effetti causati da tutto questo, vi è l’affermazione nel corso del tempo di una generalizzata disintermediazione, sia in ambito economico (pensiamo all’e-commerce e a tutte le piattaforme di acquisto online, senza che ci debba più essere un luogo fisico perché avvenga uno scambio commerciale) sia in ambito politico (utilizzo della Rete, bassa partecipazione alla vita collettiva e alle attività dei partiti) che ha però portato come conseguenza non felice quella di una perdita di contatto con la propria comunità di riferimento e a un individualismo incapace di tessere rapporti e relazioni fra le persone. Il digitale e il virtuale sembrano sostituirsi lentamente all’incontro e alla relazione fra due o più persone, oltre che semplificare alcuni passaggi. Come utilizzare in maniera sana e positiva strumenti certamente utili e di cui oggi non possiamo più fare a meno? Come ricostruire una cultura dell’intermediazione dove questo è necessario? Come non lasciare che la democrazia e i suoi processi vengano totalmente disintermediati dalla tecnologia e dai nuovi media? I nuovi servizi (e-commerce su tutti) vengono promossi dai clienti per il loro carattere innovativo (il 59,1% degli italiani riconosce loro il merito di aprire continuamente nuove strade all’innovazione) e perché consentono di risparmiare tempo e denaro (54,1%). La preoccupazione maggiore, però, resta l’impatto reale dell’app economy sui posti di lavoro: secondo il 44,7% degli italiani non crea nuova e vera occupazione. È davvero questa la società che sogniamo per il nostro futuro?
Alberto Ratti – Componente del Centro studi dell’Azione Cattolica Italiana
Calendario pastorale
Lunedì 11 ore 21.00 Corso in preparazione al matrimonio, presso Santuario della Famiglia.
Mercoledì 13 ore 20.45 Scuola di teologia per laici, presso la sala della comunità:
“Dalla morte alla vita”.
Questo incontro è aperto a tutti coloro che desiderano parteciparvi.
Venerdì 15 ore 21.00 Incontro catechiste I.C. presso la cappellina dell’oratorio.
Sabato 16 e domenica 17 al termine delle Ss. messe, vendita torte a favore della sala della Comunità.
Sabato 16 ore 21.00 Spettacolo teatrale presso la sala della Comunità: “ Murder Manor”.
Domenica 17 ore 15.00 laboratorio per il carnevale presso l’oratorio.
Sabato 24 ore 14.00 Meeting dei chierichetti del decanato di Magenta, presso la parrocchia di “ S. Cristoforo” – Ossona.