Catena del latte – Caritas

Sabato 30 e domenica 31 agosto riprende la catena del latte. Data la massiccia risposta di quanti hanno corrisposto alla nostra richiesta, vi ricordiamo che è sufficiente anche un solo litro di latte anziché due.
La nostra dispensa si è alleggerita di alimentari come biscotti, scatolame vario, zucchero, caffè. Di pasta e riso ne abbiamo in abbondanza! Vedete voi quanto potete, con molta libertà: vi ringraziamo per la generosità sempre puntuale! Potete chiedere ai volontari Caritas che nella Notte Rosa saranno presenti con un loro punto informativo ogni cosa, anche ciò che riguarda gli alimenti che scarseggiano!

Il sacrificio dei cristiani in Iraq

La violenza cui sono sottoposti i cristiani che vivono appena al di là del Mediterraneo ci scuote in profondità, anche perché la loro condizione è andata sempre più aggravandosi a causa della colpevole indifferenza a cui sono stati abbandonati. Drammatica è la situazione a Qaraqosh, nella piana di Ninive a nord dell’Iraq, città da secoli cristiana, ancor prima dell’insediamento degli islamici. Ora che i jihadisti l’hanno conquistata e i luoghi di culto e i simboli religiosi sono stati devastati, centinaia di migliaia di persone terrorizzate (anche di religione yazide) sono costretti a scappare dalle proprie case.
Per porre fine ai motivi scatenanti la persecuzione che questi fratelli stanno subendo (come sta accadendo in tante altre nazioni orientali e africane) occorre allargare lo sguardo al mondo intero, in particolare alle politiche che perseguono gli Stati che più sono in grado di condizionare le relazioni internazionali. Soprattutto, però, è necessario promuovere una vera libertà religiosa. Essa è tale laddove vengono realizzati i fondamentali diritti alla giustizia, alla solidarietà e a decorose condizioni di vita. Libertà, giustizia, amore e verità sono, come diceva Giovanni XXIII i pilastri di una pace praticabile. Ammoniva l’ormai prossimo beato Paolo VI che tra i fondamentali diritti dell’uomo «la libertà religiosa occupa un posto di primaria importanza. Quanti cristiani, ancora oggi, perché cristiani, perché cattolici vivono soffocati da una sistematica oppressione! Il dramma della fedeltà a Cristo, e della libertà di religione, se pure mascherato da categoriche dichiarazioni in favore dei diritti della persona e della socialità umana, continua!» (Paolo VI, Evangelii Nuntiandi 39). Tuttavia non possiamo farci illusioni. La situazione di persecuzione in cui vivono i cristiani e non solo, domanda a ciascuno di noi di giocare la propria libertà, passando dal disinteresse alla presa in carico della loro situazione, per giungere fino ad un effettivo impegno personale e comunitario con le nostre quotidiane responsabilità. Solo così la preghiera per la pace, la disponibilità all’aiuto concreto e la pressione sulle istituzioni deputate perché operino quanto in loro potere per porre fine a questo calvario troveranno, con l’aiuto di Dio, e di tutti gli uomini di buona volontà, una via di concreta attuazione.
Se gli organismi internazionali interverranno celermente per permettere ai cristiani dell’Iraq, scacciati dalle loro case, di lasciare in sicurezza il proprio Paese, la Diocesi di Milano, attraverso la Caritas, è pronta ad accogliere profughi, attuando l’appello lanciato dal presidente della Cei cardinale Angelo Bagnasco.
Questa persecuzione, che come ci ricorda papa Francesco è più feroce di quella subita dai cristiani nell’epoca apostolica, deve provocare e scuotere tutti noi battezzati che crediamo troppo tiepidamente e siamo poco coraggiosi nell’impegnare la vita con il Vangelo. Il loro martirio e il loro coraggio ci diano forza e consapevolezza. Un insegnamento assai prezioso ci giunge da queste donne, uomini e bambini provati nella carne: la loro testimonianza caparbia e convinta ci dimostra quanto l’esistenza sia irriducibile alla sola dimensione materiale.

Catechesi iniziazione cristiana

“Introdurre i ragazzi e le ragazze alla vita cristiana, trasmettere la fede alle nuove generazioni è compito affidato alla comunità cristiana insieme ai genitori”. Questa frase l’abbiamo trovata all’inizio dell’articolo apparso sul numero 125 dell’info.Mesero e contiene diverse provocazioni: la catechesi come introduzione e trasmissione della fede alle nuove generazioni, il soggetto di questa introduzione e trasmissione non sono il prete o la catechista, la suora o l’insegnante, sono invece la COMUNITA’ CRISTIANA E I GENITORI! Certo, la comunità cristiana deve corrispondere mettendo in pista persone disponibili e preparate a fare la catechista o il catechista, ma questa non può presentarsi come una delega, tanto più per i Genitori che dovranno fare la loro parte, diventando chiari esempi di vita cristiana, sostegno per la fede dei figli, motivo sempre nuovo per la partecipazione viva e attiva nella comunità cristiana.
Cosa ci attendiamo? Una risposta convinta e generosa della Comunità e dei Genitori, che dovranno
essere un esempio incoraggiante e luminoso nella testimonianza della fede con una partecipazione
più massiccia in tutti gli ambienti dell’Oratorio dagli adolescenti, giovani e Genitori (soprattutto). Meno chiacchiere, meno pretese e più presenza gioiosa, positiva e costruttiva anche in Oratorio!

In calendario

Domenica 24 agosto, celebrazione liturgica della festa di San Bernardo.
Sabato 30 e domenica 31 agosto, fiera di San Bernardo (la festa popolare): sarà aperto il banco di beneficenza presso la sala Paolo VI del Centro di spiritualità per la Famiglia.
Lunedì 8 settembre, festa patronale del Duomo, inizia l’anno pastorale 2014/2015.
Domenica 14 settembre, ore 15.00 Battesimi.
Lunedì 15 settembre, a Mesero, si ritroverà il CPP di tutte le Parrocchie della nostra area omogenea per definire alcune iniziative importanti riguardanti la Pastorale d’insieme.
Domenica 21 settembre, festa parrocchiale ed inaugurazione della IV sezione della Scuola Materna don Giuseppe Airaghi – Giornata diocesana pro seminario.
Domenica 28 settembre, festa per i nostri oratori.
Lunedì 29 settembre, primo incontro formativo per le catechiste dell’iniziazione cristiana di tutta la nostra area omogenea.
Giovedì 2 ottobre, celebrazione di inizio Quarantore per la nostra area omogenea (celebrazione a Marcallo). Nei giorni seguenti le giornate eucaristiche saranno vissute nelle rispettive Parrocchie; la conclusione di domenica 5 ottobre avverrà presso la Parrocchia di Boffalora alle ore 15.30.
Venerdì 10 – domenica 12 ottobre, breve pellegrinaggio a Roma.
Domenica 19 ottobre, ore 15.00 Battesimi.
Lunedì 10 novembre, ore 16.30 inizia la visita alle famiglie in occasione del Natale.

Messaggio per l’estate 2014

Dove trascorrerai la vacanza? Tanti pongono una simile domanda. Più difficile è invece sentire: che strada farai per andare in vacanza?
Spesso infatti il tragitto fra la casa e la meta è considerato un tempo morto, una parentesi tecnica da neppur citare. Quest’anno suggeriamo, invece, di non trascurare il nastro che cuce i luoghi: la strada. Due sono i motivi di questo input. Il primo è mutuato dalla lettera pastorale del card. Angelo Scola – «Il campo è il mondo» – il cui sottotitolo continua: «vie da percorrere incontro all’umano». Il secondo muove da un anniversario: il 50° della inaugurazione della A1, nota come «Autostrada del sole», che ha un capo in Lombardia. Nel suo testo l’arcivescovo ambrosiano, pur dilungandosi sul «campo», sostiene pure che esso non è identificabile solo con la meta, ma è innervato da strade che concorrono a dare identità all’orizzonte stesso.
Un incrocio – su questa linea – è la vacanza, che appella alla libertà. La strada, più di altre immagini, la richiama. Scola così scrive: «L’esperienza umana ha riconosciuto il tempo del riposo come tempo dei desideri, possibilità di dedicarsi a tutto quello che è piacevole, che gratifica il corpo e la mente, che esprime gli affetti, che coltiva gli interessi, che allarga gli orizzonti». Purtroppo, però, non sempre si guarda in questo modo alla vita. E anche il relax può risultare pesante se «dimentichi del bene che è all’origine, ci inoltriamo sui sentieri della condanna, del lamento e del risentimento». L’invito è allora quello di approcciarsi ad essa – per citare il libro dei Giudici (5,10) – con gioia: «Voi che camminate per le vie, cantate!».
La riflessione sulle reti di collegamento è motivata pure, dicevamo, dal 50° anniversario della inaugurazione della A1. Una buona metafora per questo tempo estivo. Ne diamo un cenno, lasciando a ciascuno di continuare. Opzionare una via significa mettere in gioco la libertà scegliendo itinerari.
La strada evoca poi la compagnia di persone – scelte o casualmente incontrate – che strappano dalla solitudine. A tal riguardo, avverte Scola, «Il riposo nel nostro tempo è insidiato dalla tentazione
dell’individualismo». Chi non è solo ha maggiore possibilità di cedere alla confidenza, al racconto. Il viaggio infatti abbassa le censure e facilita l’incontro. Pure col divino. Non è un caso che la famosa arteria nazionale
– proprio a metà percorso, nei pressi di Firenze – abbia un edificio sacro di riferimento: quello dedicato a S.G. Battista, la cosiddetta chiesa dell’Autostrada. Una presenza fisica, segno però di una vicinanza altra. Mentre l’asfalto scorre sotto i piedi, spesso poi la musica si fa compagna. Ed ecco che si ripresenta allora il ritornello
di quest’anno: «Voi che camminate per le vie, cantate!». Sono più di 100 le occorrenze bibliche che evocano il canto. La libertà della strada richiama inoltre il coraggio di percorrere nuovi sentieri. Dell’intraprendente
alpinista si dice, infatti: «Ha aperto una via». Infine – seppur in un contesto vacanziero, o proprio per questo – non possiamo dimenticare chi la strada la frequenta come casa, i poveri, o non la può percorrere, i malati. Pure a loro auguriamo in questi mesi di poter cantare, poiché qualcuno ha attraversato la via per andare ad incontrarli. Anche nel tempo estivo, infatti, per citare ancora Scola, «l’impegno del cristiano non è un’estenuante ricerca di nessi tra il Vangelo e la vita, come fossero due realtà disgiunte e da mettere artificiosamente insieme. È assai più semplice. Consiste nel documentare in prima persona che Gesù è via, verità, vita (Gv 14,6)». «Voi che camminate per le vie, cantate!».