Omelia del Vescovo per l’Avvento

Riprendiamo alcuni passi dell’omelia del Cardinale Scola tenutasi domenica scorsa, I domenica del tempo di Avvento, per favorire la nostra meditazione e conversione: “Dove andremo a finire?” è l’ovvio ritornello che sempre più frequentemente ci ripetiamo. E non è tanto un lamento, quanto l’espressione dello sconcerto di fronte alle gravi difficoltà e ai non pochi motivi di sofferenza. Affiora inoltre, di tanto in tanto, il fatto, troppo spesso rimosso, che la fine del nostro tempo personale implicherà il giudizio misericordioso, ma giusto, di Dio su ognuno di noi. Eppure il Santo Vangelo oggi conclude con un rincuorante invito alla speranza: «Risollevatevi e alzate il capo perché la vostra liberazione è vicina» (Lc 21,28). Per questo siamo qui, per rivolgerci al Padre, con le parole del Salmo responsoriale: «Sorgi, o Dio, e vieni a salvare il tuo popolo» (Salmo 67). La fine dei tempi non si identifica così con la terribile descrizione del giorno del Signore fatta da Isaia, né con il travaglio doloroso descritto dalle immagini apocalittiche dal Vangelo. Non è questa l’attesa compiuta del cristiano. Non sarà questa la fine del mondo.
Il termine – la fine e il fine – del tempo e della storia è la manifestazione gloriosa del Figlio dell’uomo, cioè di Gesù Cristo. Con lo sguardo fisso sul Crocifisso Risorto, il Veniente, Colui che è il fondamento si possono attraversare tutti i segni dei tempi, anche i più catastrofici.
Non aspettiamo terrorizzati la fine del cosmo e della storia. Noi aspettiamo pazientemente la manifestazione gloriosa di Colui che è già venuto: Cristo, ieri, oggi e sempre…”. Tutte le omelie del Vescovo le potete scaricare e leggere sul sito internet della diocesi: www.chiesadimilano.it

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