Quali sono i luoghi più religiosi del mondo

Un sondaggio durato 15 anni ha rilevato l’importanza della religione e della preghiera nella vita delle persone. E in Italia?

I luoghi più religiosi del mondo sono l’Africa subsahariana e l’America Latina, quelli meno religiosi l’Europa e l’Asia Orientale. È quanto emerge da un’imponente ricerca del prestigioso istituto indipendente Pew Research Center, che dal 2008 al 2023 ha condotto in centodue Paesi e territori diversi sondaggi chiedendo in particolare a ogni intervistato quanto fosse importante la religione nella propria vita e quanto spesso pregasse.
In stati come il Senegal, il Mali, la Tanzania, la Guinea-Bissau, il Ruanda e lo Zambia, le persone sono tra le più propense ad affermare l’importanza della religione nella loro esistenza, arrivando al 90% degli adulti. All’opposto, in Estonia, Repubblica Ceca, Danimarca, Svizzera, Regno Unito, Svezia, Lettonia e Finlandia si arriva sì e no al 10% della popolazione maggiorenne. Invece, nell’Asia meridionale e sudorientale c’è molta meno omogeneità, andando dal forte legame con la fede in Indonesia (98%) alla scarsa religiosità in Vietnam (26%). Negli Stati Uniti la percentuale si attesta al 42%. Considerando le centodue posizioni, la mediana è pari al 55%.
Per quanto riguarda la preghiera, i latinoamericani sono tra i più propensi al mondo a dire di praticarla. Sia in Guatemala che in Paraguay è stato rilevato che è frequente nell’82% degli adulti, in Costa Rica e Honduras nel 78%. Invece, in nessun luogo esaminato nell’Asia orientale si sale sopra il 21% della popolazione maggiorenne, come ad esempio ad Hong Kong (13%) e in Giappone (19%). Gli Stati Uniti hanno un tasso del 45%, che si avvicina alla mediana di tutti i luoghi del mondo del 46%.
La ricerca ha dovuto affrontare un’importante problematica legata al rilevamento di queste informazioni, perché chiedere alle persone l’importanza della fede nelle loro vite e la frequenza delle loro preghiere funziona meglio in alcuni posti rispetto ad altri. È più facile dove predominano le religioni abramitiche – ebraismo, cristianesimo e islam –, perché l’adesione formale a un credo e la preghiera sono centrali nelle rispettive tradizioni. Altrove, è servito porre domande aggiuntive per cogliere gli aspetti chiave dell’osservanza religiosa o spirituale; ad esempio, in Asia Orientale la gente non da rilievo alla fede o alla preghiera, ma partecipa a rituali tradizionali per onorare i loro antenati.
E in Italia? Per quanto riguarda l’importanza della religione nella propria vita è al settantasettesimo posto, con una percentuale rilevata di poco più del 20% di adulti che la ritengono molto rilevante. Riguardo alla propensione alla preghiera, si situa alla settantaseiesima posizione, con un valore percentuale pressoché uguale al precedente.

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