Consigliare i dubbiosi: 1^ opera di misericordia

La prima opera di misericordia spirituale si fa carico dell’esperienza del dubbio, del disorientamento, dell’incertezza, ma anche del desiderio di comprendere e della onesta ricerca del bene. Essa apre alla gioia di riconoscere il sentiero della vita: «Benedico il Signore che mi ha dato consiglio – recita il Salmo 16 – anche di notte il mio cuore mi istruisce… Tu mi indicherai il sentiero della vita, gioia piena nella tua presenza, dolcezza senza fine alla tua destra».
Dare consiglio è davvero un’opera di carità: significa aiutare gli altri a camminare nella giusta direzione, a compiere le scelte giuste, a rendersi conto che si sta sbagliando, a conoscere meglio se stessi, a leggere con verità le situazioni, a decidere secondo coscienza, a valutare le situazioni nella logica del Vangelo.
Sono due le strade maestre del consigliare, cioè gli obiettivi che si prefigge quest’opera di misericordia spirituale: favorire il discernimento della volontà di Dio da parte di ogni persona e aiutare ciascuno ad agire secondo giustizia. È questo certo un modo per prendersi cura degli altri dal punto di vista della loro libertà e della loro coscienza. È rispondere alla domanda che ritroviamo posta a Gesù nei Vangeli e a successivamente agli apostoli: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere la vita eterna? (cfr Mt 19) e «Che cosa dobbiamo fare, fratelli?» (At 2,47). Consigliare è offrire una risposta onesta, amorevole e autorevole a questa domanda che attraversa i tempi. La condizione per esercitare l’opera misericordiosa del consigliare è quella di crescere in sapienza, entrando – per usare le parole del nostro Arcivescovo nella Lettera pastorale di quest’ anno – nel pensiero di Cristo.
Grazie all’opera dello Spirito Santo, la mente e il cuore di ognuno diventano capaci di condividere il sentire di Gesù, il suo modo di leggere la realtà, di valutarla e di assumerla. Le parole che provengono dal cuore e dalla mente visitati dalla grazia risultano allora cariche di verità e di carità. Diventano per chi le ascolta un dono prezioso, perché irradiano una luce amabile capace di rischiarare il sentiero della vita e di svelare i segreti del cuore.

Catechesi e via crucis in Quaresima

Con Mercoledì 9 marzo presso la sala parrocchiale di Marcallo proseguono le catechesi di quaresima per le Parrocchie della nostra area omogenea; sarà tra noi don Maurizio Rivolta che ci parlerà della Misericordia divina nel momento della prova e del dolere: “Raggiunti dalla Misericordia nella sofferenza”. Nei venerdì di Quaresima la preghiera della Via crucis sarà di sera alle ore 20.45 in Chiesa parrocchiale; al mattino (ore 8.00) reciteremo la preghiera delle lodi a cui seguirà la recita della Coroncina della divina Misericordia, affidando al Signore i nostri ammalati e le situazioni familiari difficili. Per i ragazzi la Via Crucis è programmata in Chiesa alle ore 17.00 (escluso venerdì 4 marzo). Venerdì 4 marzo, ore 20.45, la Via Crucis per tutti sarà a Boffalora (vedrà attive le Parrocchie della nostra area omogenea). Chi volesse compiere un pellegrinaggio a Roma nel corso di questo anno santo sappia che ne verranno programmati due, il primo dei quali dal 31 marzo al 3 di aprile (informazioni e iscrizioni presso la Parrocchia di Marcallo).

La rivoluzione della misericordia: al PIME

«La nostra rivoluzione passa attraverso la tenerezza, attraverso la gioia che diventa sempre prossimità, che si fa sempre compassione e ci porta a coinvolgerci, per servire, nella vita degli altri». Queste parole di papa Francesco fanno da sfondo a «La rivoluzione della misericordia», il ciclo di incontri che il Centro di cultura e animazione missionaria Pime di Milano (via Mosè Bianchi 94) propone per la Quaresima 2016. Ecco il programma.
Mercoledì 2 marzo, ore 21: «Tibhirine, vent’anni dopo», con padre Jean Marie Lassausse, responsabile da quindici anni del monastero di Tibhirine in Algeria,dove nel marzo 1996 vennero rapiti e poi uccisi sette monaci trappisti.
Mercoledì 9 marzo, ore 21: «Accogliere gli stranieri», con padre Angelo Cupini (clarettiano, fondatore
della Comunità via Gaggio e responsabile della Casa sul Pozzo di Lecco, promuove percorsi di integrazione soprattutto per adolescenti immigrati) e padre Castrese Aleandro (missionario del Pime presso la Casa natale di Papa Giovanni XXIII a Sotto il Monte, dove sono accolti una sessantina di profughi).
Mercoledì 16 marzo, ore 21: «Beati i costruttori di pace», con monsignor Elias Michael Chacour, vescovo
greco-cattolico emerito per Nazareth e tutta la Galilea, già candidato al Premio Nobel per la Pace
per il suo instancabile impegno per la riconciliazione e la convivenza pacifica tra ebrei e palestinesi.

Dialoghi di vita buona mercoledì 2 marzo

Il prossimo appuntamento con i “Dialoghi di vita buona. Milano metropoli d’Europa” si terrà mercoledì 2 marzo, alle 20.30, al Piccolo Teatro Studio Melato (via Rivoli 6, Milano). La seconda serata sarà dedicata al tema «Le cose che abbiamo in comune», con riferimento alla società odierna, meticcia e multietnica.
I protagonisti, che si confronteranno tra loro e con il pubblico, saranno l’Arcivescovo di Parigi, il cardinale André Armand Vingt-Trois, che all’indomani degli attentati nella capitale francese ha ricordato come il dialogo non si alimenta solo di tolleranza, ma anche di rispetto dell’altro, di ricerca della giustizia e di lavoro per la pace; il presidente di Assolombarda Gianfelice Rocca, a capo di una rete di aziende sparse in tutto il mondo e sostenitore di un’economia dell’inclusione; Monica Maggioni, presidente della Rai, che con il suo libro Terrore mediatico ha svolto un’attenta riflessione sul ruolo dei social network e della satira e ha descritto come operano giornali e televisioni in momenti drammatici, partendo dalla sua esperienza sul campo.

Caritas: aiutaci ad aiutare – resoconto

Tra sabato 20 e domenica 21 febbraio cosa e quanto è stato raccolto? Ecco i dati che registrano
una flessione rispetto agli anni scorsi (i numeri indicano le confezioni): biscotti 247, caffè 150, carne in scatola 106, dadi 12, farina 19, legumi 644, marmellata 109, olio 73, pasta 442 kg, pelati, 445, polenta 3, riso 186, succhi di frutta 23, sughi 40, the 60, zucchero 139, omogeneizzati 62, sale 11 kg, latte 49, altro 148. In più alcune persone hanno preferito dare un’offerta per la somma di 140,00 euro (serviranno per le eventuali integrazioni alimentari).
PER DOMENICA 6 MARZO NON FAREMO LA CATENA DEL LATTE
(ne abbiamo in abbondanza!).
Ogni settimana le famiglie che ricevono la borsa alimentare, [composta: da caffè, the, biscotti (2), marmellata, zucchero, pasta (2 kg), riso (1Kg), pelati (3), olio, legumi (3), tonno (6), latte (2)]sono sei o sette e queste ogni tre settimane si presentano in Caritas; in tutto sono 23 le famiglie assistite, di cui dieci italiane e le altre sono straniere (tutti residenti a Mesero). Prima procedere con la borsa alimentare, di solito si ascoltano i bisogni della famiglia e si analizzano insieme agli interessati le risorse di cui la famiglia dispone. I volontari poi decidono come, quanto e per quanto tempo accompagnarli, aggiornando di volta in volta, con un colloquio, il quadro della situazione.
Spesso emerge un disagio complesso, dove alla mancanza di lavoro si associano un profilo culturale
non sempre adeguato e una debole autonomia nella gestione delle proprie risorse umane ed economiche. Sono persone da accompagnare nel mondo di oggi, per tutti, spesso cinico e disumano.